8000!!

mercoledì 31 ottobre 2007
11.10.2007 - 31.10.2007
altre 1000 visite!! sono senza parole!!
siamo a quota 8000..!!
so chi è stato..
nick, perchè freme dalla voglia di avere il premio di ringraziamento per le 10.000 visite XD
grazie a tutti!!

che pena.. XD

ecco cosa succede quando Mia è mbriaga di sonno e non ha nessuno ad ascoltarla:

come state passando il vostro halloween? XD
fraiiiie è ad una festa dell'ex liceo, nick mi starà tradendo con una dozzina di donzelle vestite da vampire XD
e io? io sono stravaccata sul divano a giocare al computer, a mangiare pane e cioccolata fondente guardando una operazione a cuore aperto del dottor house..
com'è patetica la vita XD ed è ancora più patetico vedere il cane del dottor house strafatto perchè si è mangiato le sue pasticche XD


aiutooo portatemi via da quiiii T________T

voglio.. coccolepiumonecioccolatacaldapeluscheborsettalouisvuittonstivalinuovi..

ebbasta con la pubblicità di ritorno a rivombrosa XD
venga persichetti, vengaaa!!! bonus malus!!

san crispino tutti i de U_U
mia mamma aveva un gatto pelusche grande come me, chiamato crispino U_U



Quando sei qui con me
questa stanza non ha più pareti
ma alberi,
alberi infiniti
quando sei qui vicino a me
questo soffitto viola
no, non esiste più.
Io vedo il cielo sopra noi
che restiamo qui
abbandonati
come se non ci fosse più
niente, più niente al mondo.
Suona un'armonica
mi sembra un organo
che vibra per te e per me
su nell'immensità del cielo.
Per te, per me:
nel cielo.

gillette il meglio di un uomo!!

"marylin mansoooon all'ospizioooo!!"
ed ecco che partono gli ac/dc XD

ups si è connesso il mio psicologo, forse devo ritirare tutto quel che ho detto prima XD

p.s. che tristezza stasera dottor house, muoiono tutti :S
p.p.s happy halloween!! :)
p.p.p.s nell'ultima puntata si salvano tutti ^_^

happy halloween!! buahahahahahaha!!

Happy Halloween!!!

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«Venite con me / È la festa di Ognissanti / Faremo tremare tutti
quanti.Gli scherzi, stavolta, son giustificati / le risa e i lazzi perfino aumentati.»
(
Ray Bradbury, L'albero di Halloween, XIX secolo)

Non c' una sala operatoria in tutta la regione

Calabria
Cade da una giostra. Muore un bambino di 12 anni. Non c' una sala operatoria in tutta la regione
Mercoledí 31.10.2007 10:11

Una caduta durante un pomeriggio su una giostra. Poi la corsa all'ospedale di Polistena (RC). E' iniziato così il dramma di un ragazzino di 12 anni, Flavio Scutellà, di Scido (RC), morto perché non si è trovato una sala per operarlo in tutta la Calabria. Anzi, è stata trovata all'una di lunedì scorso ma a quel punto non c'era più niente da fare. Questa drammatica storia è raccontata, oggi, da Il Quotidiano della Calabria, con la testimonianza del padre che ha dato l'autorizzazione all'espianto degli organi di Flavio, morto dopo quattro giorni di coma.

Il momento fatale di Flavio è stato sei giorni fa di pomeriggio, mentre si trova nell'oratorio. Cade da una giostra e batte la testa in modo violento per terra. Trasportato a Polistena, i medici eseguono la Tac gli riscontrano un ematoma che comprime il tronco celebrale. Serve immediatamente un intervento chirurgico.

Agli ospedali Riuniti di Reggio Calabria (40 minuti da Polistena) il ragazzo arriva dopo le 21. "Mio figlio- racconta il padre al Quotidiano- è rimasto tre ore a Polistena senza che nessuno gli facesse nulla e senza che si trovasse un'ambulanza. Non si trovava un mezzo per trasportare mio figlio e non si trovava un posto né a Reggio, né a Catanzaro né a Cosenza. Poi si è liberato un posto ai Riuniti di Reggio Calabria". Ma la sala operatoria non è stata disponibile prima dell'una di notte.

Il cuore del ragazzo, un cuore che non funzionava perfettamente tanto da aver già bisogno di farmaci da un paio d'anni, non ha retto. Grazie a Flavio altra gente continuerà a vivere. Il fegato ed un rene sono stati già trapiantati a Palermo ed un altro rene a Roma. I genitori del ragazzo hanno presentato denuncia. "Vogliamo- hanno detto - che il sacrificio di nostro figlio non sia vano. Vogliamo che chi ha sbagliato paghi".

I blog non verranno tassati

Ddl editoria, retromarcia del governo

Nessuna tassa sui blog: chi opera sul web senza fini di impresa e di lucro, può stare tranquillo. E con loro anche Beppe Grillo che aveva invitato i blogger a trasferire il loro "diari digitali" all'estero.

In sostanza, ha spiegato Ricardo Franco Levi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'Editoria a conclusione della sua audizione nella Commissione Cultura della Camera dove ha preso avvio il ddl di riordino del settore, l'iscrizione al Roc, il registro presso l'Autorità garante per la comunicazione, riguarderà chi opera su internet con fini d'impresa, escludendo dunque il singolo privato che da solo utilizza la Rete. L'obiettivo, ha ribadito ancora Levi, resta quello di regolamentare il settore editoriale "in modo che non ci siano operatori troppo forti che violano le leggi sella concorrenza e del pluralismo".

Un principio che non può riguardare solo la stampa scritta o l'emittenza radio televisiva, ma anche il web. "Siamo tutti d'accordo nell'affermare - ha aggiunto il sottosegretario - che il giornale on line deve avere le stesse caratteristiche di responsabilità del giornale di carta". Classificare ed avere un registro degli operatori sul web risponde dunque, ha spiegato Levi, alla necessità di evitare condizionamenti e alterazioni del mercato, "ad esempio attraverso la distribuzione o la raccolta di pubblicità su internet" evitando cosi' posizioni dominanti.

Arriva Cicciobello Down, la prima bambola diversamente abile.

martedì 30 ottobre 2007
E' boom in Spagna
Martedí 30.10.2007 16:53


Va a ruba in Spagna 'baby Down', la prima bambola con i tratti somatici di un bebe' con la sindrome di Down. Immessa sul mercato spagnolo al prezzo di 25 euro -tre dei quali andranno a favore della Fundacion Down Espana- la bambola è disponibile nella versione femminile e maschile.

L'obiettivo, oltre a incrementare i fondi della ong, è quello di favorire "l'integrazione nella società" delle persone affette da questa alterazione cromosomica. "Baby Down non ha nulla di speciale", ha spiegato la portavoce dell'azienda produttrice, solo i tratti caratteristici di un bebè con la sindrome, "con le ditine un po' separate e la lingua un pochino all'infuori".

La bambola, le cui vendita hanno superato le aspettative persino dei distributori, è concepita perchè si conoscano le necessità dei bambini affetti dalla sindrome; ed è infatti accompagnata da un foglietto che spiega quali sono le attività che si possono fare per sviluppare le capacità dei piccoli con l'alterazione cromosomica nota come Trisomia 21.

scarpe *_*

ho trovato anche il sito per le scarpe, stessa versione, ma qui la cosa si fa difficile. ormai non esistono più le scarpe di una volta.

qualche esempio di scarpe orripilanti?


il tacco che non c'è

policromia di prada

moncler boots

ballerine stella mccartney

sergio rossi

tronchetto max azria

vertiginore ballerine



magari queste sono carine:

louis vuitton - l'ultimo modello

fli flop nuziali XD

sandali rene caovilla

peep toe

prada ombre - solo la ballerina



queste in onore di fraie:

mouse a pois marc jacobs

ho trovato il sito della mia vita *_*

se qualcuno volesse idee per farmi regali a natale, qui trova tutto *_*
attenti però, perchè io ho gusti difficili *_*


la shopping bag che parla di te ^^

lv is in the air

stella mccartney beach bag

marc jacobs


non sono mai stata una appassionata di moda, shopping o robe così..
questo sito mi sta proprio rovinando..

e per concludere in bellezza:

http://www.lvbagz.com

niick!! yu-huu!!

siccome tra poco è natale, ecco cosa puoi regalarmi XD

http://arte.stile.it/articoli/2003/02/18/375503.php?ppid=391915

oppure http://www.ohmybag.it/2007/03/30/la-borsa-total-white/
ma solo il modello di dolce e gabbana o marc jacobs

tu cosa vuoi in cambio? va bene un bacino? XD

«Non volevo suicidarmi, denuncio l'hotel»

ormai tra giornalisti affamati di notizia e le "vittime" che tentano il tutto e per tutto per sopprimere le notizie scomode, non si sa più dove finisce la verità e dove inizia la storiella..
ai posteri l'ardua sentenza..

K.


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La «verità» della cantante: la direzione dell'albergo mi ha fatto passare per una squilibrata
Loredana Bertè: troppo chiasso, la colpa è anche di mia sorella

MILANO — «Mai pensato di suicidarmi, volevo solo dormire e non lasciare la stanza perché ero stanca e mi faceva male la schiena». All'indomani della turbolenta giornata in un hotel romano con intervento di ambulanza, vigili del fuoco e polizia, nonché della sorella Leda e dell'amico di sempre Renato Zero, Loredana Bertè contesta in toto la ricostruzione dei fatti come descritta dai media. E ha già avanzato attraverso il suo legale Annamaria Bernardini De Pace una richiesta di risarcimento all'hotel che la ospitava per il danno creato dall' atteggiamento della direzione dell'albergo, decisa a far abbandonare alla Bertè la sua stanza («perché chiamare i vigili del fuoco e buttar giù la porta quando bastava usare il passe-partout?»).

«Avevo avuto una giornata difficile — racconta Loredana —, perché non ero riuscita a incontrare Pippo Baudo cui volevo sottoporre una canzone per Sanremo. Anche la nottata era stata senza pace: la stanza, decisamente troppo piccola, era ingombra di vestiti e cappelli che mi erano stati dati in visione da uno stilista. Inoltre ero impedita da decine di giganteschi pupazzi di pelouche che volevo regalare a dei bambini malati. Così ho comunicato alla reception che non intendevo lasciare la stanza a mezzogiorno come richiesto e mi sono messa a dormire. A questo punto è incominciata una sorta di martellamento. Prima hanno bussato, poi hanno telefonato. Il direttore in persona mi ordinava di sgombrare. A un certo momento è comparsa strillando davanti alla porta una mia sorella maggiore, Leda, che io non vedo da decenni, ma credo interessata a farsi pubblicità per un libro che ha scritto, senza alcuna competenza, su mia sorella Mimì. «Quando i pompieri hanno sfondato la porta sono arrivati due ispettori di polizia i quali mi hanno trovato tranquilla a letto: cercavo di dormire. Hanno immediatamente capito la situazione salvandomi da un contesto degno di "Scherzi a parte. «Nel giro di alcune ore davanti alla mia porta c'era una corte dei miracoli che includeva, oltra a mia sorella, Renato Zero, anche quell'Elia Faustini che doveva organizzare 15 concerti miei quest'estate e dopo 5 concerti è sparito anche con le scenografie di mia proprietà». Certo non è rilassata Loredana Bertè che nella serata di ieri era già rientrata a Milano. «La direzione dell'hotel mi ha fatto passare per matta e aspirante suicida. Non è una bella cosa».

La sorella che strillava era per Loredana l'aspetto più pittoresco della scena. «Non so come sia arrivata. So che poi ha insultato due giornalisti accusandoli di usare me per fare del giornalismo scandalistico». Loredana vuol dimenticare al più presto l'accaduto ed è concentrata sul prossimo Festival di Sanremo. «Spero di gareggiare con una vecchia canzone inedita di Alberto Radius e portarmi a casa il premio della critica che ha il nome di mia sorella Mimì. Il pezzo si chiama "Musica e parole", una canzone degna di Dylan, ricca di riferimenti biblici, quasi una lezione di catechismo ». E adesso? «Sono preoccupata per quel che Baudo può pensare di me. In quattro giorni non ha trovato 5 minuti per ricevermi». Loredana poi ha parole dure verso le sorelle Olivia e Leda, che a suo dire, si ostinerebbero a imporre la loro presenza accanto a lei e a usare il cognome da nubili. La Bertè ha venduto una casa milanese per finanziarsi il disco. E' preoccupata per un'altra casa che sta allestendo, «un cantiere aperto da un anno».

Poi è angosciata perché — sostiene — l'impresario dell' estate non avrebbe pagato né lei, né la band. Insomma la sua vita è un continuo contrattempo che finisce in genere al commissariato o dall'avvocato. «Ora ho le idee chiare — conclude Loredana —. Visto che non esistono più impresari seri disposti a farmi lavorare canterò solo nelle case durante feste privat e. Magari in giardino Quand'è il tuo compleanno? ».

Mario Luzzatto Fegiz
30 ottobre 2007

siam messi bene..

lunedì 29 ottobre 2007
RAGAZZINA AGGREDITA IN METRO MILANO, SI ERA INVENTATA TUTTO

(AGI) - Milano, 29 ott. - Aveva raccontato, il 24 ottobre scorso, in lacrime, alle compagne di scuola di essere stata aggredita nella metropolitana di Milano, alla fermata della stazione centrale, da un uomo sui 30 anni che l'aveva palpeggiata e si era calato i pantaloni. Oggi, nell'ufficio del Pm Marco Ghezzi, la quindicenne ha ammesso di essersi inventata tutto, prima ancora che gli fosse mostrato un filmato dalle telecamere di due negozi all'interno della metropolitana che 'raccontavano' la verita' su quanto accadde quel giorno. Un ragazzo si era avvicinato alla quindicenne e le aveva bisbigliato in un orecchio 'bellissima' e, dopo un attimo si era allontanato. Nessuna violenza sessuale, nessuna aggressione: la giovane si era inventata tutto, compreso l'intervento di un anziano che, secondo la sua versione iniziale, aveva preso a ombrellate il suo aggressore. La ragazza, "imbarazzata e pentita" stamattina nell'ufficio del Pm, non ha spiegato per quale motivo abbia raccontato di essere stata vittima di una violenza sessuale. "Capita spesso - spiega Ghezzi - che i giovanissimi, nella fase della prima adolescenza, inventino storie come questa". Il magistrato ha suggerito ai genitori della giovane di farla aiutare psicologiamente per capire le ragioni che l'abbiano portata a mentire. Forse, semplicemente, dice il pubblico ministero, "si tratta di una ragazzina molto timida, non ancora matura, che ha voluto giustificare alle compagne il fatto di essere scoppiata in lacrime, con una storia inventata, perche' era stata molto colpita dall'aver ricevuto un complimento".
(AGI)

per nick ^^

non ho capito se si tratta di un concorso, ma comunque sia, perchè non ti iscrivi a qualcosa per cervelloni? XD

http://www.parolecrociate.net/ElencoCruciD.asp

Nicoletta, l'ultima intervista

Notizia del 28 ottobre 2007 - 09:30

La Mantovani va in tv da Fazio per raccontare la sua verità sul testamento del Maestro

Visibilmente emozionata per quella che ha lei stessa definito la sua “ultima intervista”. Così Nicoletta Mantovani si è presentata da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, per fornire la sua verità sul testamento del Maestro. "Sono qui perché lo devo alle due persone più importanti della mia vita: Luciano e Alice, la nostra bambina", dice la giovane vedova e spiega: "Finché hanno insultato me poteva pure passare, pazienza, mi posso difendere, ma Luciano non può più farlo e Alice invece è una bimba di 4 anni e mezzo". A Fazio Nicoletta ha anche rivelato di aver scoperto di essere malata di sclerosi multipla all'inizio della sua storia d'amore con Pavarotti. "Io ho scoperto di essere malata all'inizio della nostra storia con Luciano, quindi 13 anni e mezzo fa e a quel punto era sei mesi che eravamo insieme e gli ho detto: torno indietro, in Italia, eravamo sempre in viaggio, mi farò curare, non voglio essere un peso per te, lui mi disse ieri sera ti amavo oggi ti adoro". "Quello che è stato sempre fondamentale per me - aggiunge Nicoletta - è stata l'accettazione da parte di Luciano: la tua malattia fa parte di te, è come una parte del tuo carattere, mi diceva". E, sottolinea commossa la giovane.

Non c'è nessun livore con le figlie di Luciano, secondo Nicoletta, che alla parola "debiti" reagisce: "Luciano amava tutti, ha lasciato sicuramente tanto per tutti". E alle domande di Fazio sul famigerato trust, Nicoletta risponde: "Tutti vogliamo rispettare la volontà di Luciano e andar d'accordo. Si è parlato tanto di questo trust americano, ma con trust credo che Luciano avesse voluto indicare che la casa di New York era destinata a me, non come valore ma solo come casa. È stata la nostra casa di sempre, la nostra casa dove abbiamo vissuto i nostri momenti più belli". "Ma - spiega Nicoletta - il valore di questa casa poi verrà chiamamolo scontato dall'eredità quindi non viene tolto nulla agli altri". "Luciano amava la vita, amava tutti, si è sempre preoccupato di tutti, della famiglia, di tutti gli amici, di tutti. Non avrebbe mai fatto qualcosa così". E per Alice, insiste, perchè "A un certo punto se vorrà ricostruire un po' chi era suo padre, troverà tanto materiale ma purtroppo di questo periodo troverà anche tante cose brutte". Anche su di lei, la mamma : "Mi dipingono come una persona che ha plagiato il padre, non credo che sia una cosa bella per una figlia da leggere. Sono cose totalmente infondate per cui ho deciso di venire qua anche per lasciare una testimonianza”.

Non se lo aspettava, confessa Nicoletta che ha ricevuto anche la solidarietà di Yoko Ono, tutto questo sparlare senza nemmeno lasciare il tempo di elaborare il lutto per una scomparsa così grande, dice. E neanche Luciano se lo sarebbe aspettato: "Non ha mai pensato che la gente potesse essere così cattiva. Ne soffrirebbe moltissimo". Nicoletta spera che così, con questa sera "sia stato detto tutto", che le cattiverie siano finite e si possa dire basta: "Io non andrò più né in televisione né a parlare di niente". Basta con le polemiche, resta il dolore, vuole dire Nicoletta, perché "Luciano per me era tutto"; e resta l'amore perchè "Ci siamo amati moltissimo e abbiamo una figlia stupenda". (Libero News)

Berté, dramma sfiorato

Notizia del 29 ottobre 2007 - 08:00

Si barrica in albergo e minaccia il suicidio. La convincono a desistere un medico e Renato Zero, l'amico di sempre

ROMA, 29 ott - Pericolo scampato. Familiari, amici e fan col fiato sospeso fino alla tarda serata di ieri. Alla fine Loredana Berté sembra aver superato la crisi che aveva fatto temere il peggio. E il peggio significa il suicidio. La domenica della cantante era cominciata male: una chiamata al 118 da una stanza dell'Aldovrandi Palace, un lussuoso albergo romano nel quartiere Parioli, intorno alle nove e trenta del mattino. La Berté accusava una violenta lombo-sciatalgia. Poi la situazione sarebbe precipitata tanto da indurre il personale dell'albergo a sollecitare l'intervento dei vigili del fuoco.

Poi i momenti drammatici: Loredana si barrica nella stanza e minaccia il suicidio. Non apre a nessuno, neanche al medico. Sembra che a convincerla alla fine ci sia riuscito Renato Zero, amico di sempre. Sabato sera la Berté aveva partecipato al programma di Antonella Clerici, Il treno dei desideri. Tutto era filato liscio, almeno all'apparenza. Poi la mattinata e il pomeriggio sul filo. In serata la situazione si è ricomposta.

Si chiude così l'ennesimo capitolo di una vita sgangherata, di una carriera fatta di poche luci e tante ombre, di una storia di amori tormentati, grandi dolori, fragilità mai risolte. «Troppe delusioni, troppe sconfitte, questa è la vita di Loredana ed è per questo che oggi è stata ancora una volta male». Ha dichiarato Leda Martini, una delle quattro sorelle della cantante. «Non è la prima volta purtroppo che Loredana fa cose di questo genere ed è sempre stata fortunata perché quando è capitato c'è sempre stato qualcuno che è corso da lei». Non come è successo a sua sorella Mimì. (Libero News)

ecco perchè non farò mai la modella

sabato 27 ottobre 2007

due video:

"Hazardous Runway"

questo mi fa morire XD

Non Siamo Soli

venerdì 26 ottobre 2007
(feat. Ricky Martin)

Eros: E' la voglia di cambiare la realtà,
che mi fa sentire ancora vivo
E cercherò tutti quelli come me
che hanno ancora un sogno in più...un sogno in più

Ricky: Dentro un libro che nessuno ha scritto mai,
leggo le istruzione della vita,
anche se so che poi non le seguirò,
farò ciò che sento...

Rit.
Eros: Oltre le distanze, noi non siamo soli
figli della stessa umanità
Anime viaggianti in cerca di ideali,
il coraggio non ci mancherà

Supera i confini di qualunque ideologia, l'emozione che ci unisce in una grande idea
Un altro mondo possibile c'è
E lo cerco anch'io e lo voglio anch'io come te...

Ricky: Nelle pagine lasciate in bianco noi,
diamo spazio a tutti i nostri sogni

Eros: nessuno mai il futuro ruberà,
dalle nostre mani...

Rit.
Eros & Ricky: Oltre le distanze, noi non siamo soli
senza più certezze e verità
Anime confuse, cuori prigionieri
con la stessa idea di libertà...libertà

Eros & Ricky: Oltre le distanze, non siamo soli
l'incertezza non ci fermerà

Eros: Supera i confini, non conosce geografia l'emozione che ci unisce in una grande idea

Ricky: Oltre le distanze noi non siamo soli, sempre in cerca della verità

Eros: Anime viaggianti, cuori prigionieri, con la stessa idea di libertà

Un altro mondo possibile c'è e lo sto cercando insieme a te

Eros: Anch'io con te

Ricky: Insieme a me

Eros: E tu con me...

mumble..

Ok, molte, forse troppe le notizie di cui vorrei mettervi a conoscenza.
Quindi vi passo un link (
Festival del Cinema, in scena l'omaggio ai Beatles) e vi propongo una notizia importante che magari dovrebbe leggere anche Mia (che dopo questo mi licenzierà ^_^).

K.

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"Mal di internet", trance dissociativa e pc dipendenza
La rete è invasa da avatar nevrotici come gli "originali"

MILANO
L’ultima minaccia per la salute mentale? Arriva dal mondo della tecnologia. Trance dissociativa e “pc-dipendenza”, questi i sintomi che identificano i disturbi psichiatrici del ventunesimo secolo. In una parola: “mal di internet”. Una sindrome che colpisce un numero sempre più alto di appassionati del web. Parola di esperto.

A fare il punto sulle patologie degli internauti moderni è lo psichiatra Massimo di Giannantonio, direttore del dipartimento di salute mentale dell’Asl di Chieti e docente all’università G. D’annunzio. Alcuni di questi disturbi, spiega, discendono dai processi proiettivi e identificativi che si mettono in atto quando si viaggia a lungo in dimensioni “parallele” rispetto alla realtà. Dinamiche facilitate dalla costruzione ad hoc di alter ego virtuali, gli avatar, oppure dall’immedesimazione con i diversi personaggi che popolano il web.

Rifugiarsi nella rete può essere rischioso, avverte di Giannantonio. Uno dei casi più ricorrenti è l’identificazione totale con un’”eroe virtuale” che porta soggetti già disturbati a perdere il controllo nella vita reale. In termini tecnici si chiama “trance dissociativa da videoterminale”: una patologia del tutto nuova che scatta con l’utilizzo prolungato del mezzo informatico. «Il problema della navigazione virtuale - spiega lo psichiatra - è che mina il contatto con la realtà e genera un’esplosione del senso di onnipotenza, dovuta all’assenza di limiti anagrafici, geografici, contestuali».

Il discriminante è senz’altro il numero di ore trascorse davanti al computer. Il mondo tecnologico, osserva di Giannantonio, è un serbatoio di disturbi inediti: «L’associazione degli psicologi americani, per esempio, ha individuato la cosiddetta Iad, Internet addiction disorder, sviluppando scale psico-diagnostiche per il grado di dipendenza e di astinenza dall’utilizzo del computer».

Gli studiosi degli States si sono concentrati sull’esistenza di fattori di rischio che potrebbero portare a stati psico-patologici gravi. «Si può parlare di un legame preciso fra lo sviluppo adolescenziale di una persona, l’insuccesso, l’utilizzo di sostanze eccitanti - da quelle più innocue come il caffè alle droghe vere e proprie - la vulnerabilità e le difficoltà nella competizione e nell’inserimento nel gruppo dei pari», avverte l’esperto. Il segreto per non farsi risucchiare dalla rete? «Basta solo che la costruzione di un avatar sia finalizzata a disegnare realtà diverse, non migliori. Un’aspirazione simile è positiva - conclude - perchè permette di esplorare parti sconosciute di sé, senza perdere di vista la vita di tutti i giorni».

pubblicità!!

INFO
Una tigre per amore
Tendone di piazzale Cuoco, Milano
tel.02-54102425


Brigitta debutta al Circo di Moira
Vedi a volte il reality quali doti artistiche può far emergere. Dopo Reality Circus di Canale5, Brigitta, l'altra metà più bionda della premiata sorellanza Boccoli (una è Benedicta), ha fatto tesoro dell'arte circense appresa e ora sbarca direttamente sotto il tendone, quello vero, di Moira Orfei con lo spettacolo Una tigre per amore in scena a Milano dal 25 ottobre e a Roma dal 20 dicembre. "Finisco dentro una gabbia con le tigri, un numero pericoloso - ci racconta emozionata a poche ore dal debutto - ma dentro con me c'è Stefano (Stefano Nones Orfei, che da istruttore nel reality è diventato anche il suo compagno, ndr).

Durante lo show vi esibite in un numero particolare, che mescola arte circense e musical.
Esattamente. Lui è un principe che per un sortilegio si trasforma in tigre: lo vado a cercare in un circo e con l'aiuto di un clown riesco a trovarlo. Dimostro coraggio e vengo premiata. Una favola in piena regola, un po' come la Bella e la Bestia, che appassiona sempre il pubblico. Io divento circense ma anche Stefano dimostra le sue capacità nel ballo e nel canto.

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Andate voi che abitate vicino e potete!! *_*

K.

Mai pace per la principessa

Lady D/ "Oh, mio Dio..." e la principessa morì
Venerdí 26.10.2007 09:22

Qualche attimo dopo il fatale incidente nel tunnel dell'Alma, la principessa Diana, distesa sul sedile posteriore della Mercedes, mormorò: "Oh, mio Dio, oh, mio Dio...". A Parigi, in collegamento video-conferenza con la giuria popolare che indaga sulla morte di 'lady D', un testimone ha raccontato le parole che riuscì a sentire dalla principessa morente. Damian Dalby era in auto con il fratello e alcuni amici, la notte del 30 agosto 1997, quando si imbattè nell'incidente e provò a portare soccorso alla principessa del Galles. "Usciva fumo dal veicolo. Provai a spegnere il motore, ma senza successo", ha raccontato il testimone. La portiera posteriore del veicolo era aperta e l'uomo vide un donna distesa, ma in quegli attimi concitati non si rese conto che era la principessa. Dalby ha spiegato che, mentre si avvicinava al veicolo, era perfettamente cosciente dei flash dei fotografi.

Uno degli amici con lui in auto, Sebastien Masseron, ha raccontato di aver sentito uno dei fotografi gridare a un collega, in moto, alla fine del tunnel: "Torna, torna, è viva". Anche la donna che viaggiava nella stessa auto, Audrey Lemaigre, udì i fotografi gridare: "E' viva, è viva". Jacques Morel, che sta invece scrivendo un libro sull'ennesima teoria cospirativa, ha sostenuto che i fotografi attirarono la Mercedes della principessa nel tunnel per poter ottenere un'esclusiva mondiale. L'inchiesta in corso a Londra tenta di chiarire definitivamente come morì la principessa e rispondere alle pressioni di Mohamed al Fayed, il padre di Dodi, secondo cui suo figlio e Diana furono vittime di un complotto dei servizi segreti britannici perché la coppia progettava di sposarsi e lei era incinta.

toh!

Guardate come ieri sono arrivati al blog:

Google.com (key)

Mi sento importante!! ^_^
E oltre a questa, ieri altri 76 visitatori!! Grazie a tutti!!

Baci
K.

veloce veloce

e poi passo la parola a Key..


niiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiick!!!
(è un promemoria XD)

Pane, risparmio e fantasia

giovedì 25 ottobre 2007
sto diventando la giornalista di Mia ^_^

K.

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25/10/2007 (7:44)
Contro rincari e chimica si torna all’antico: "Noi l’abbiamo fatto"
CARLO GRANDE


E’ un rito ancestrale, fatto di umiltà e pazienza, ancora diffuso in provincia e nelle campagne: la consuetudine di farsi il pane o la pasta in casa è un’antica sapienza che sopravvive, ritorna e conta sempre più adepti.

Per amore (c’è sempre una componente religiosa nel preparare, cuocere, sfamare amici e parenti) o per forza (visti i prezzi in continua «lievitazione»: oggi è la «Giornata mondiale della Pasta» anche le aziende italiane dell’Unipi si interrogano sul caro-grano) molte persone centellinano lievito, uova e farine, mettono in forno e sulla tavola abilità e passioni da sciamani.

Il gesto di preparare il fuoco e l’impasto, anche un semplice «chapati», la focaccia orientale da cuocere su una pietra, è ricco di risonanze e sopravvive nella civiltà dei supermercati. Quello del panettiere «classico», d’altra parte, non è un mestiere qualsiasi. E fra quanti fanno pane e pasta in casa propria, spesso si incontrano persone non comuni.

Una di queste è Giuseppe Frezza, 49enne genovese trapiantato a Mondovì: è stato ufficiale di coperta e commissario di bordo nelle crociere caraibiche della «Princess Cruises», la compagnia delle «Love boat» dei telefilm. Poi si è fermato ai piedi delle Alpi Marittime, ha messo su famiglia e impostato un’attività da editore: produce i «Pallamondo», mappamondi gonfiabili di plastica e le «tazze letterarie» che vende nelle librerie. Ora si guadagna il pane così, ma quello vero, «cotto e mangiato», se lo fa da solo con Eugenia, la figlia tredicenne. E spesso prepara anche la pasta: «Qui si è sempre fatto – dice – le dispense delle cascine sono più ampie di quelle cittadine. Farsi il salame, avere cose prodotte in proprio risponde alle esigenze autarchiche dell’economia contadina. In città, se manca qualcosa si va a comprare al supermercato». E si strapaga. Per il piacere di offrire il suo pane agli amici impasta anche Magda Ferraris, insegnante di Italiano e Storia in un istituto tecnico torinese: «Lo preparo con farine speciali, non comprerei ma il pane seriale dei supermercati», assicura.

Altro esempio, ricco di implicazioni, è quello di Fredo Valla, regista e scrittore occitano che vive da sempre in montagna, a Ostana, sotto il Monviso. Con la moglie Leda fa spesso la pasta in casa (compresi i ravioli di patate) e cuoce il pane ogni giorno, in un fornetto elettrico: «Tempo di cottura tre ore, le farine le scegliamo noi».

Fredo ha scritto soggetto e sceneggiatura di un film di successo, «Il vento fa il suo giro», girato da Giorgio Diritti. E’ la storia di un pastore che cerca di sopravvivere in montagna: un soggetto così non poteva che uscire da uno come lui. «Scendere a valle e andare dal panettiere significa fare 20 chilometri, costa anche in benzina», dice Valla, «Qui a Ostana fa il pane in casa anche Bruno Bossa, in un forno di pietra. Io spendo di più in corrente elettrica, con i pannelli solari il problema sarebbe risolto, ma bisogna investire migliaia di euro, le banche non aiutano».

Vivere in montagna vuole anche dire questo: il pane fresco è un lusso. E allora ci si arrangia, senza sommosse manzoniane né i forni comuni di un tempo, che sopravvivono solo in alcune borgate come la Balma, in Val Chisone.

Cuocere il pane rimane attività con venature da «resistenti», per così dire. Soddisfa bisogni primari. Con il frumento è nata la civiltà: Giorgio Taborelli, ne «Il piccolo libro dei cibi» (Ponte alle Grazie) immagina «la mano della donna che raccolse nel palmo i grani della prima spiga, i cui chicchi non furono mangiati subito, ma messi da parte e a tempo debito restituiti alla terra». Con un’altra graminacea, l’orzo, ci si disseta: Andrea Pittavino, detto «Aladar», gestore del rifugio Pagarì in alta Valle Gesso (Cuneo), produce un’ottima birra che offre agli escursionisti nella distilleria più alta d’Europa.

Anche questo è un modo per campare, per «guadagnarsi la pagnotta». «Pane e coraggio ci vogliono ancora», canta Ivano Fossati, la lotta per sopravvivere al mercato continua. Chi non ha mai fatto una torta, non ha impastato e atteso, spiando «la creatura» nel forno, non può capire.

LA RICETTA
Lievito
Sciogliere 1 cubetto di lievito di birra con 1 cucchiaino di zucchero in mezzo litro di acqua tiepida.
Farina
In un kg di farina di grano duro mettere l’acqua con il lievito, mezzo bicchiere di olio di oliva e tre pizzicotti di sale.
Impasto
Lavorare la pasta per 10 minuti, quando è compatta e liscia lasciare riposare su un ripiano per circa un’ora.
Cottura
Appoggiare il pane sul ripiano inferiore del forno ancora freddo. Cuocere a 220° per circa un’ora.

e ora una buona notizia..

25/10/2007 10:04
Sì con le ciglia, il sardo malato di Sla sposa la sua infermiera
Si sono sposati ieri nel Monte Granatico di Siliqua, Giorgio Pinna e la sua infermiera Anna Macis. Lui, malato di sclerosi laterale amiotrofica ha pronunciato il “sì” con un battito di ciglia. Uno schiaffo in faccia al dolore e alla tristezza.


C'era anche questo in quel “sì” pronunciato col battito delle ciglia quando la vita ti costringe all'immobilità e una malattia, la sclerosi laterale amiotrofica contratta diciassette anni fa, ti rende tutto maledettamente difficile. Anche vivere. Giorgio Pinna e Anna Macis hanno scelto il coraggio. Ancora una volta come tante altre volte da quando si sono conosciuti e aiutati, voluti bene ed amati. Ieri pomeriggio entrambi hanno varcato il grande portone del Monte Granatico per coronare un sogno forse custodito in silenzio in questi anni. Si sono sposati, Giorgio e Anna. Lui malato di Sla, lei infermiera professionale al Brotzu, nel reparto di Rianimazione dove aveva aiutato e assistito il giovane, ex guardia giurata di Siliqua, che per trentasei mesi aveva rinunciato alla sua casa per vivere e sopravvivere in quella stanza d'ospedale.

TANTA GENTE. C'era davvero il mondo, ieri al loro matrimonio. Amici di sempre. C'era il paese ma soprattutto è stato l'amore per questi due ragazzi di 48 e 52 anni a infilarsi insieme ai circa duecento ospiti nella sala del Monte Granatico restaurata a tempo di record proprio per consentire la cerimonia. Abito grigio scuro e collana di perle candide al collo, elegantissima e discreta nel suo tailleur, Anna. Vestito alla sarda, con giacca e calzoni neri, mantella e berritta , Giorgio. È stato il sindaco di Siliqua Piergiorgio Lixia a presentarsi davanti ai due sposi. Pochi attimi, pochissime parole. «Questo è il giorno più importante della vostra vita, noi siano contenti che ci avete permesso di parteciparvi». Poi Lixia si è fatto da parte, consegnando la fascia tricolore a chi, realmente, ha celebrato il matrimonio di Giorgio e Anna. L'amico di sempre, Paolo Melis, l'impiegato dell'Ufficio anagrafe del Comune di Siliqua che con Giorgio aveva giocato a pallone quando Giorgio nel rettangolo di gioco correva e segnava. Lui mezzala militante nel Villaspeciosa costretto ad abbandonare la sua vera passione dopo quella caduta inspiegabile, la perdita di equilibrio, un giorno qualunque di diciassette anni fa, che aveva annunciato, terribile e improvviso, l'insorgere della malattia.

EMOZIONATO. Era emozionato, Paolo Melis. Più dei suoi amici. Come i suoi amici. E quella formula che chiede risposte, che invoca il “sì”, è uscita dalla sue labbra flebile, quasi titubante. Aveva la felicità scritta negli occhi quasi immobili, Giorgio Pinna. Fiero nel suo abito da sardo, quando con lo sguardo è andato a frugare tra le lettere della tavoletta per trovare una esse , per scoprire una ì . Anna e il suo coraggio. Anna e la sua lunga amicizia diventata amore. Il bacio sulle labbra ha fatto esplodere la sala. Una cerimonia toccante sin dall'inizio, da quando il lungo corteo di amici ha atteso davanti alla casa di via Vittorio da Feltre l'uscita di Giorgio e Anna. Poi il viaggio verso il Monte Granatico. E la comunità si è stretta intorno ai due sposi. Ma era soltanto l'inizio di un pomeriggio ben più lungo ed emozionante. La torta attendeva Giorgio e Anna, gli amici di una vita (c'erano anche il musicista cantautore Piero Marras e il giornalista Bruno Corda), a Casa Marini, periferia di Macchiareddu. Lì gli invitati hanno anticipato gli ospiti, gli sposi arrivati alle otto e venticinque in punto attraversando due ali di folla.

GRANDE FESTA. Una festa “alla romana”, come altre volte Giorgio e Anna avevano fatto. Come quella sera d'agosto dell'anno scorso, quando l'ex vigilante (ed ex cronista sportivo e collaboratore de L'Unione sarda alla fine degli anni Novanta, quando la sclerosi laterale amiotrofica aveva già fatto breccia) aveva voluto festeggiare un decennale speciale, l'uscita dall'ospedale, l'addio al reparto di Rianimazione dove per tre anni era stato costretto a restare. Trentasei mesi d'inferno che ti facevano passar la voglia di vivere, che ti gettavano nella depressione. Troppo per chi doveva invece scavare nella propria anima per recuperare coraggio e forza. Anna era lì con lui. Infermiera professionale piccola e minuta capace di esplodere. Fu proprio lei a portar via Giorgio dal Brotzu strappandolo al dolore, restituendolo alla vita. L'ha fatto per la seconda volta ieri pomeriggio a Siliqua. Chiedendogli amore incondizionatamente. Ascoltando, emozionata e silenziosa, la voce delle palpebre che pronunciavano la promessa d'amore del suo uomo. Di Giorgio, il coraggio contro la sclerosi laterale amiotrofica.

ragazza aggredita in stazione metro Milano

25-10-2007 09:51

(ANSA) - MILANO, 25 OTT - Una studentessa di 14 anni e' stata aggredita ieri a Milano, mentre aspettava la metro, da un uomo di 30 anni, messo in fuga da un anziano. Secondo il racconto della ragazza, l'incubo e' cominciato alle 7 alla fermata della Stazione Centrale: un uomo l'ha spinta contro una colonna, l'ha baciata e palpeggiata e si e' calato i pantaloni. Un anziano lo ha preso a ombrellate, dando alla giovane la possibilita' di scappare. La ragazza e' poi andata a scuola, dove ha denunciato il fatto.

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E' un sollievo leggere notizie di questo tipo. Grazie ai passanti che non restano indifferenti a queste scene..

K.

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aggiungo la notizia del TG5:

Tentata violenza sessuale alla stazione centrale di Milano

Aggredita in metropolitana mentre tentava di comprare un biglietto, in coda con altre persone, alla stazione centrale di Milano. Uno squilibrato l'ha trascinata in un angolo, l'ha baciata, palpeggiata e poi si è abbassato i pantaloni. La vittima una ragazzina di 14 anni. La ragazzina si è salvata grazie all'intervento di un uomo anziano che a colpi di ombrello in testa, ha messo in fuga l'assalitore. L'uomo, sembra un giovane italiano, a quel punto si è dileguato, ma i carabinieri hanno già sequestrato le registrazioni delle telecamere di controllo della metropolitana per individuarlo. Dopo la tentata violenza la ragazzina è comunque andata a scuola, dove però è scoppiata a piangere ed ha raccontato tutto alle compagne che poi hanno avvisato le maestre. Secondo i Dati Istat sono stimate in 6 milioni 743 le donne italiane da 16 a 70 anni vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della vita.

CHOC A VICENZA

Sono queste le notizie che ti rovinano la giornata.. Le nuove generazioni stanno degenerando, i genitori non li controllano, gli episodi di bullismo aumentano.. Che porcheria.. Altro che generazione in crisi..

K.

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"Hai le orecchie a sventola"
Undicenne s'impicca in cantina
Un gioco finito in tragedia oppure la disperazione per le continue prese in giro degli amichetti. Entrambe le ipotesi sono al vaglio dei carabinieri ma sembra certo il gesto autolesionistico. Gli inquirenti stanno ascoltando le insegnanti della giovane vittima


VICENZA, 25 OTTOBRE 2007- Non si esclude un gioco finito in tragedia ma, neppure la voglia di farla finita dopo essere stato oggetto delle prese in giro degli amichetti per quelle orecchie troppo grandi. Così, ieri pomeriggio un ragazzino di 11 anni di Campiglia dei Berici, nel vicentino, e' stato trovato impiccato nel pomeriggio con una corda da palestra nella cantina della sua abitazione.

A fare la scoperta e' stato il fratellino piu' piccolo, che era andato a cercarlo non vedendolo risalire in casa. Sul posto si e' recata una ambulanza del Suem, ma per il bambino non c'era piu' nulla da fare. I primi rilievi compiuti dai carabinieri sembrerebbero accreditare l'ipotesi che il ragazzino, che ha tre fratelli, si sia tolto la vita. Nessun biglietto, a quanto si e' appreso, spiegherebbe le ragioni del gesto. L'unica ipotesi al momento presa in considerazione dagli investigatori e' che il piccolo fosse da qualche tempo ossessionato dalle parole di alcuni amichetti, che lo prendevano in giro per le sue orecchie a sventola.

I militari non escludono neppure, oltre ad un gesto autolesionistico, anche l'ipotesi che il ragazzino possa essere morto in un gioco con i fratellini finito in tragedia.
Per cercare di delineare almeno i contorni frammentari della vicenda gli investigatori hanno gia' sentito nel pomeriggio una delle insegnanti della scuola frequentata dal ragazzino, allo scopo di capire se vi fossero nella giovane vittima motivi di disagio.

riferito all'isola dei famosi..

Questa isola non è un albergo.
Se partecipate a un reality, fatelo fino in fondo.
Non che andate lì, dimagrite, vi fate pubblicità e quando
siete soddisfatti del risultato mollate tutto e ciao..
(Massimo Giletti)

Sono tornata ^^

mercoledì 24 ottobre 2007
eccomi qui, ma solo per pubblicare la mia foto con gli occhiali nuovi :)

Concorso ad Hannover

Al via la quarta edizione di "Beauties In Motion". Tra le finaliste anche due italiane
"Dimostriamo che si può essere femminili anche così. E' la nostra sfida"

Hannover, le disabili in passerella la bellezza è sulla sedia a rotelle
di VALERIO MACCARI


Quante ragazze sognano di sfilare in passerella, calamitando l'attenzione di tutti e posando davanti ai flash? Una sera del 2003, in gelateria, i tedeschi Renate Weidner e Ralph Busing si chiedevano proprio questo. E, visto che sono entrambi portatori di handicap, si chiedevano anche cosa rimanesse di questo sogno per le ragazze affette da paraplegia e tetraplagia

Per questo, senza neanche immaginare il successo che avrebbero avuto, decisero di organizzare il primo concorso di bellezza "su sedia a rotelle", fatto su misura per loro.

Renate e Ralph si misero subito al lavoro per organizzare l'evento. E, nel 2004, il sogno si è avverato. E ad Hannover è stata celebrata "Beautis in motion", la prima passerella per modelle portatrici di handicap motori di tutto il mondo. E ha attirato subito l'attenzione dei media, che si sono fatti in quattro per sponsorizzarla. Quest'anno, addirittura, hanno come sponsor la stilista Mira Koetters, che metterà a disposizione delle ragazze che partecipano al concorso le sue creazioni. E anche lo zoo di Amburgo, che fornirà alle finaliste animali con cui farsi fotografare per il calendario 2008. Attenzioni eccessive, penserà qualcuno. Ma "l'unico vero scopo - assicurano gli organizzatori - è offrire alle ragazze l'opportunità di confrontarsi di nuovo con se stesse, con il proprio corpo, da un punto di vista che non sia condizionato dalla malattia. E sentirsi di nuovo belle."

E belle sono davvero. Le finaliste della quarta edizione, che si tiene anche quest'anno ad Hannover, sono splendide e vitali, che affrontano il loro stato con determinazione. "La mia disabilità non importa - si legge nella scheda di presentazione di Khelesiya, una delle possibili vincitrici - non farei a cambio con nessuno". "La mia vita? E' esattamente come prima - dice Sarah Palazzo, tedesca - solo che adesso vivo seduta. Questo concorso mi offre l'opportunità di dimostrare che si può essere belle e femminili anche se si è costrette sulla sedia a rotelle. Per me è una sfida."

Tra le finaliste di quest'anno ci sono anche due ragazze italiane. Simona, di Milano, e Gerardina, di Roma. Anche loro belle e determinate. Per Gerardina, diventata tetraplegica per un'infezione spinale, la disabilità "è stata una restrizione della mia libertà. Ma allo stesso tempo mi aiutato a capire che non ci si deve compiangere e non ci si deve mai arrendere se si vuole raggiungere il proprio obiettivo".

Ci vuole fatica, spiega Simona Berti, un'amica della Simona finalista, anche lei tetraplegica. "Innanzitutto c'è la fatica di spostarsi. La fatica di organizzarsi. E la fatica psicologica di rimettersi in gioco, quando dopo uno o più anni dall'incidente hai trovato un equilibrio. Senza contare la paura di stare male - aggiunge - , di farsi male, di cadere, di trovare un letto che ti procura piaghe da decubito". Ma le ragazze di Beauty In Motion - lo dicono tutte - hanno il coraggio di andare avanti comunque. "Anche perché indietro non si torna".

(4 agosto 2007)


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Poi Simona è arrivata terza, e oggi pomeriggio su RaiUno hanno fatto un servizio molto carino su di lei ^_^

K.

per Nick

prova con questo e poi fammi sapere ^_^

K.

Cruciverba senza schema

Razzismo in metro: giovane prende a calci immigrata

10:33 mer 24 ottobre 2007
La Guardia civile spagnola ha arrestato Sergi Xavier M.M., un pregiudicato ventunenne, accusandolo di aver aggredito nella metropolitana di Barcellona una giovane ragazza colombiana.
Il 7 ottobre, il ragazzo è stato filmato dalle telecamere all'interno del vagone della metropolitana: stava parlando al telefono e gridava come bisognerebbe "ammazzare gli arabi", "tagliare la giugulare", "sparare un colpo".

Il giovane che aveva notato precedentemente la ragazza, si è alzato dirigendosi verso di lei ed ha cominciato ad urlare insulti a sfondo razzista: "Immigrante di merda, tornate al tuo paese", per poi colpirla con un calcio in faccia pugni e schiaffi.
Guarda la sequenza dell'aggressione in questa gallery.

Tutto questo è avvenuto nella totale indifferenza dei passeggeri della metro che non sono intervenuti in difesa della ragazza: un altro giovane sudamericano ha continuato ad ascoltare musica dall’I-pod, come se niente fosse.

La polizia dopo aver esamito il video delle telecamere della metro è riuscita a identificare l'aggressore che è stato arrestato il 19 ottobre all'entrata del suo domicilio.
"Finchè parlano male di me pazienza,
ma non posso tollerare che venga offesa la memoria di mio marito,
la persona che ho amato fino alla fine.."
(Nicoletta Mantovani)

e parlano parlano..

Prima della notizia vorrei fare dei commenti.. Possibile che ogni volta i giornalisti devono romanzare le notizie senza lasciare in pace le persone che vivono questi drammi? Addirittura a Mia, nel 1999 quando è finita sui giornali per uno spiacevolissimo episodio, hanno scattato foto di nascosto e hanno raccontato un mucchio di balle.
E ora tutte queste chiacchiere su Nicoletta. E parlano, parlano, parlano.. parlano senza sapere e giudicano gratuitamente. Prima parlavano male di lei perchè pochi giorni dopo il funerale di Pavarotti lei è partita per l'America. Ora che si sa che è partita per curarsi dalla sclerosi multipla, dicono che sta facendo tutto alla luce del sole per farsi compatire. E lei coraggiosa affronta tutto in silenzio, senza abbassarsi a replicare e senza rispondere iniziando polemiche. E i suoi amici? Anche loro parlano parlano parlano.. ma perchè Nicoletta non può avere un pò di pace? Volete parlare di lei? E' un personaggio pubblico, ok, parlatene. Ma senza commenti distruttivi o giudizi gratuiti..

K.

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Rivelazione di «Chi» sulla moglie di Pavarotti. «Una volta al mese in clinica a New York»
«Mantovani in cura per la sclerosi multipla»
Sarebbe stato il tenore a consigliarle il centro americano. L'amica di famiglia: lo sapevamo da anni


MILANO — «Nicoletta Mantovani è in cura per la sclerosi multipla». Lo rivela il settimanale
Chi, in edicola oggi. Un segreto serbato per anni, che la vedova di Luciano Pavarotti, 37 anni, ora non nasconde più. «Chi la conosce bene, sa che una volta al mese si reca a New York — si legge —. Lo deve fare. Lo ha fatto anche pochi giorni dopo i funerali del tenore, sollevando mille congetture prive di fondamento». Destinazione Manhattan, al Multiple Sclerosis Research Center, dove viene seguita da un luminare, «consigliato dallo stesso maestro»: il professor Saud A. Sadiq. «Cure costose », che spiegherebbero «anche i generosi lasciti di Big Luciano a favore della moglie che hanno suscitato tanti pettegolezzi », azzarda il settimanale.

Nessun commento a casa Mantovani. Nicoletta resta in silenzio, dedita alla figlioletta Alice. Ma negli ambienti più vicini a lei, la notizia non stupisce nessuno. «Genitori e amici sanno che la giovane vedova ha un motivo serio per volare a New York» scrive Chi. E la conferma viene da Franca Corfini Strata, moglie del dietologo personale di Luciano Pavarotti, fino a tre mesi fa molto vicina anche a Nicoletta: «Lo sappiamo da otto-nove anni — racconta la signora Franca, lei stessa medico —. Ce lo dissero un giorno Luciano e Nicoletta, insieme, nel periodo in cui vivevano qui».

E la confidenza resta segreta: «Siamo una famiglia di medici da quattro generazioni — spiega —, è naturale non parlare di malattie che riguardano i nostri pazienti; figuriamoci quelle degli amici. Ma ora è tutto cambiato, lei ha voluto che si sapesse». «Una malattia dal decorso blando, quella di Nicoletta, che non manifesta segni evidenti» sottolinea il medico. Per questo, nel tempo, la donna è rimasta quella di sempre. Dinamica, attiva, superprofessionale. Negli anni accanto al maestro, come ora, negli ultimi mesi, sempre più concentrata sulla piccola Alice. Mai un cedimento. Persino nei giorni terribili dell'ultimo ricovero di Luciano, all'ospedale di Modena, quando una febbre altissima aveva svelato una recrudescenza del male, oltre all'imminente epilogo. «Per fortuna Nicoletta ha potuto avere una vita normale — continua Franca Corfini Strata —. La sclerosi multipla è una malattia che non si può nascondere, quello che c'è si vede».
Ma nel caso di Nicoletta, «il decorso è blando». «Ha potuto viaggiare, tentare più volte di avere dei figli, portare a termine una gravidanza difficile, come tante donne. Spero che possa andare avanti sempre così». Un augurio, nonostante i rapporti non siano più idilliaci, dopo le rivelazioni del medico sul matrimonio poco felice del maes tro. Dissap ori troppo recenti, difficili da dimenticare.

E la battuta non manca: «Se Nicoletta ha voluto far sapere che è malata, evidentemente ha bisogno di farsi commiserare », con allusione concreta alle recenti notizie dell'indagine della procura di Pesaro sull'eredità Pavarotti. Quanto alle figlie del tenore, l'ordine tassativo è un «no comment» assoluto, dettato dall'avvocato Fabrizio Corsini che le rappresenta.

Grazia Maria Mottola
24 ottobre 2007

buongiorno a tutti ^_^

Buongiorno a tutti dalla vostra K preferita!
Oggi ho scoperto che ogni volta che viene pubblicata una notizia su questo blog, automaticamente finisce anche su
http://www.wikio.it/ (ad esempio Nicoletta Mantovani)!

Quante cose che si imparano. E se riesco a capirci di più, quasi quasi apro anche io un blog. Magari a quattro mani con Mia ^_^

K.

Jovanotti: «Ricorderò Umberto in tutte le canzoni»

martedì 23 ottobre 2007
LATINA (23 ottobre) - Sono stati riconosciuti perché uno dei due aveva un ponte dentale, i corpi di Umberto Cherubini e Bruno Bianchella, i piloti precipitati a bordo di un ultraleggero, ieri pomeriggio, a Borgo Montello, vicino a Latina. I corpi erano infatti completamente carbonizzati e irriconoscibili, tant'è che in un primo momento si era pensato di ricorrere alle radiografie dentali. Intanto saranno uan perizia del medico legale e un'indagine disposta dalla procura ad accertare se l'incidente sia stato causato davvero dal forte vento o se si possa essere verificato un guasto tecnico.

Funerali a Cortona e Anzio. I funerali di Umberto Cherubini si terranno domani alle 15 nella chiesa di San Domenico a Cortona (Arezzo). Dopo le esequie la salma sarà tumulata nella cappella di famiglia nel cimitero di Cortona. I funerali di Bruno Bianchella si svolgeranno invece giovedì alle 15 ad Anzio, nella chiesa di San Francesco in località Lavinio Mare.

Jovanotti. Il cantante Lorenzo Jovanotti, sconvolto dalla notizia della morte del fratello maggiore Umberto Cherubini, ha detto che «lo ricorderà in tutte le canzoni». Il rapper si è presentato, in tarda serata, sul luogo dell'incidente e, oggi, a Latina, ha partecipato alla procedura di riconoscimento della salma. «Non c'è altro da aggiungere, solo che era mio fratello ed era una persona speciale, che mi ha insegnato tutto», ha continuato Jovanotti. Accanto all'altro fratello Bernardo, Lorenzo Cherubini ha poi ricostruito le ore precedenti alla tragedia: «Mi ha chiamato il babbo ma non sapevo ancora cosa fosse successo, poi ho sentito dalla radio dell'incidente aereo e ho capito subito».

«Nicoletta malata di sclerosi multipla»

ROMA (23 ottobre) - Nicoletta Mantovani soffrirebbe da due anni di sclerosi multipla: lo rivela il settimanale Chi nel giorno in cui divampano le polemiche sull'inchiesta aperta dalla procura di Pesaro sul testamento "americano" di Luciano Pavarotti per circonvenzione di incapace.

«Chi - si legge in una nota diffusa dal settimanale della Mondadori - ha sorpreso la vedova di Pavarotti mentre si avvia con la figlia Alice verso l'edificio del Multiple Sclerosis Research Center, nel cuore di Manhattan, dove si reca una volta al mese: sarebbe questa, secondo il settimanale, la ragione dei suoi frequenti viaggi a New York».

Proprio su consiglio del marito scomparso, la Mantovani si sarebbe affidata alle cure del professor Saud A.Sadiq, un luminare in materia che ha fondato nel 2006 il centro newyorchese.


poverina..

e per finire..

Eccomi qui. Così ho pubblicato le notizie più rilevanti di oggi.
E come capita ogni giorno, purtroppo non sono tutte notizie positive.
Prendo l'iniziativa per fare le condoglianze a Jovanotti da parte di tutto il Blog.



Per concludere il mio impegno quotidiano con voi manca solo l'appuntamento col cruciverba:
A presto!!
Vostra K.

Ladro Gentiluomo a Milano

Milano, in un negozio per parrucchieri il malvivente entra impugnando una pistola
La donna quasi sviene. Lui la rassicura e poi fugge abbandonando il bottino

Commessa incinta si sente male e il rapinatore rinuncia al colpo

MILANO - Aveva intenzione di rubare l'incasso ma quella commessa incinta che si è sentita male lo ha fatto desistere. L'ha aiutata a sedersi, ha tentato di rincuorarla e poi se n'è andato via a mani vuote. Nel negozio di articoli per parrucchieri "Cosmesi" in corso Concordia, nel centro di Milano, il bandito è entrato poco dopo le 15. Italiano, a viso scoperto, teneva in mano una pistola. Voleva i soldi dalla cassa. Ma la commessa, trentacinquenne in attesa di un bambino, si è sentita male: è quasi svenuta per la paura.

Non c'era nessun altro nel negozio; il malvivente si è intenerito e anziché arraffare l'incasso, si è preoccupato della sua vittima. L'ha fatta sedere e l'ha rassicurata: in quelle condizioni non l'avrebbe più minacciata. "Stai tranquilla - le ha detto - ora io me ne vado e non ti tocco neppure".

Così ha fatto: ha girato i tacchi, è uscito dal negozio ed è fuggito a piedi. Per precauzione, la commessa è stata accompagnata alla clinica Mangiagalli, mentre i carabinieri si sono messi sulle tracce del ladro gentiluomo.

(22 ottobre 2007)

Precipita e muore il fratello di Jovanotti

Incidente di volo nei pressi di latina
Precipita e muore il fratello di Jovanotti
Il fratello del noto cantante Jovanotti, Umberto Cherubini di 45 anni, ha perso la vita ieri pomeriggio precipitando con un ultraleggero in un terreno di Colle Pero in località Borgo Montello (Latina).


Insieme a Cherubini, istruttore di volo con brevetto di 1° e 2° livello presso una scuola di Anguillara (Roma), è morto Bruno Bianchella, 37 anni, che lavorava nel mondo del cinema come direttore della fotografia (tra i suoi film più famosi «Mission impossible»).
L'aereo ultraleggero, di proprietà di Bianchella, si è alzato in volo dalla scuola «Le Grugnole» di Nettuno (Roma) intorno alle 15,30 ed è precipitato dopo pochi minuti nel terreno di propeietà del 68enne Luigi Romaggioli. Ancora non è stata chiarita la dinamica: alcuni testimoni hanno visto il velivolo avvitarsi prima di schiantarsi al suolo. Due le probabili cause: una improvvisa raffica di vento o un’avaria meccanica del mezzo, un «Esqual» monoelica di fabbricazione spagnola. Di questo tipo di velivolo Bianchella aveva l’esclusiva per l’Italia attraverso la sua società. la «B&B». Sembra che Umberto Cherubini stesse provan do il velivolo per un cliente, rimasto a terra, che desiderava acquistarlo da Bianchella. Romanista doc, Umberto era legatissimo alla nipotina Teresa, figlia di
Lorenzo, alla quale regalò anche una magliettina giallorossa numero 10 da far autografare al suo idolo Francesco Totti nato, proprio come Jovanotti, il 27 settembre ('76), dieci anni dopo il cantante ('66). Umberto, che era
separato, aveva da sempre la passione per il volo e quindici anni fa aveva fatto domanda per diventare pilota Alitalia: fu il padre a convincerlo di non rischiare, consigliandolo di tenersi stretto il suo posto in banca. Nel testo di una sua canzone, «Viene sera» (1994), Jovanotti citava una serie di amici e i due fratelli: «Viene sera, domani un altro giorno nascerà... Bernardo non ha una moto ma sa smontare e montare un motore... Claudio (Cecchetto ndr) fa il disck jockey alla radio ma da grande farà il produttore... Umberto guarda gli aeroplani e sa che un giorno ne guiderà uno...». E sabato sera sarà presentato in anteprima alla festa del Cinema di Roma «Luna di Giorno», il film di Marco Ponti che racconta il viaggio di Lorenzo «Jovanotti» Cherubini a Los Angeles per scrivere e registrare il suo nuovo disco. Lorenzo, appena avuta notizia dello schianto, ha chiamato la questura di Latina per avere particolari dell’incidente.

aspettando Mia

Ciao a tutti!!
Mi presento, sono Key, amica di Mia.
Siccome lei sarà assente per un pò, ha chiesto a me di tenere aggiornato il suo blog, almeno per quanto riguarda le notizie. E così eccomi qui ^_^
Devo ancora capire come funzionano molte cose qui su blogger, ma ce la metterò tutta.

K.




Notizia del 23 ottobre 2007 - 14:30
Circonvenzione d'incapace
Si indaga sul testamento americano di Pavarotti, quello a favore di Nicoletta. Al momento della firma il tenore poteva non essere in grado di intendere e volere. Il notaio Buonanno: «Puo prevalere il testamento olografo»

Brutte parole: circonvenzione d'incapace. La vicenda che riguarda il testamento di Luciano Pavarotti sta diventando una telenovela di pessimo gusto. Non c'è pace per il Maestro, per le sue tre figlie e per Nicoletta. La procura di Pesaro sta indagando su quello che è stato ribattezzato "il testamento americano", che il tenore avrebbe firmato il 29 luglio scorso proprio a Pesaro, e aprirà un fascicolo di indagine a carico di ignoti per l'ipotesi di reato di circonvenzione di incapace, procedibile d'ufficio. Oggetto degli accertamenti, le condizioni psico-fisiche di Big Luciano, già molto malato nel momento in cui firmò l'atto che assegnava tutti i beni mobili e immobili americani alla seconda moglie Nicoletta, a condizione che venissero conferiti in un trust.

La situazione non promette nulla di buono per la Mantovani. Soprattutto se a questa notizia si aggiunge qualche altro elemento. L'intervista rilasciata a La Stampa, per esempio, il 12 settembre scorso dall'amica di Pavarotti, Lidia La Marca, la quale sosteneva che Luciano, già costretto a letto dalla malattia, le avesse detto testuali parole: «Nicoletta pensa soltanto ai soldi, arriva sempre con documenti da firmare, mi isola».

Non solo. Il notaio pesarese Luciano Buonanno, estensore del testamento Pavarotti, il 3 ottobre dichiarò alle testate Qn e Diva e Donna che «il testamento era già stato tutto scritto dagli avvocati» quando gli arrivò in mano e nonostante il suo disaccordo su vari punti, gli fu imposto di «non modificare nulla». Buonanno raccontò anche di non essersi rassegnato così e di aver posto varie domande a Pavarotti sulla natura dei beni statunitensi, ma a un certo punto «intervenne il legale, affermando che il valore degli immobili si aggirava attorno ai 100mila dollari. All'affermazione dell'avvocato - disse sempre Buonanno - il Maestro strabuzzò gli occhi dicendo "io credo molto di più"». Il professionista pesarese ha sempre nutrito dubbi sul trust, già predisposto da mesi e autenticato pochi giorni prima della morte del tenore.

La procura intanto probabilmente sentirà anche medici e infermieri che avevano in cura Big Luciano, per capire se fosse realmente nelle condizioni di comprendere quel che stava firmando. Anche perché, come mostrato al TG1 il 3 ottobre scorso, esiste un testamento scritto a mano da Pavarotti che risale al 4 dicembre 2006 (e precede quindi i due notarili aperti alla sua morte), ed era pro-figlie.

E proprio su quest'ultimo è ancora il notaio Buonanno, in un'intervista a Diva e Donna, a fare una rivelazione professionale: «Il testamento olografo del dicembre scorso, che favoriva le figlie, formalmente vale quanto gli altri. E ora loro potrebbero chiedere di farlo prevalere» Sebbene, infatti, di solito i testamenti più recenti soppiantino quelli precedenti, ciò «non è sempre vero - dice Buonanno - perché un avvocato può attivare una causa e dimostrare che uno, seppur precedente, può prevalere sugli altri. Tutti e tre i testamenti sono formalmente validi. Gli avvocati delle tre figlie potrebbero avere motivi e forse argomenti per far valere quello olografo. Non voglio mettere la pulce nell'orecchio a nessuno. Ma il diritto è opinabile. E va interpretato». Soprattutto se, come nel caso in questione, «è impossibile non notare che c'è un cambiamento totale di intenzione tra il testamento olografo e i due pubblici successivi». Quelli favorevoli a Nicoletta. (Libero News)

comunicazione di servizio

lunedì 22 ottobre 2007
sono stata via tutto il week end, e ora mi sono ammalata XD

quindi il blog è momentaneamente chiuso, a meno che non mi venga uno strano delirio ispiratore causato dalla febbre XD

ci sentiamo tra qualche giorno! grazie cmq a coloro che si stanno facendo sentire tramite mail o sms ^^

ah, comunicazione bis: dal 7 gennaio 2008 il mio blog cambia url

( p.s. CIAO ERIKUCUCCIOLA!!! CIAO PATARANOCCHIETTA!!!)

condanna per le Iene

venerdì 19 ottobre 2007
Notizia del 19 ottobre 2007 - 12:00
Ennò, la Casta non si tocca
Il gup condanna le Iene per il servizio sui test antidroga ai parlamentari. E loro che fanno? Citano Mele. Perbacco!

di Barbara Del Pio

La verità è che abbiamo aspettato di vedere che cosa avrebbero detto loro prima di dire noi qualunque cosa. La notizia è questa: due Iene (Davide Parenti e Matteo Viviani) hanno patteggiato la pena e sono state condannate a 5 anni e 10 giorni di galera (pena convertibile in un'ammenda pecuniaria) per il servizio (mai andato in onda) sui test antidroga ai parlamentari. Quello dell'ottobre scorso, quello che ha fatto tremare i palazzi e gridare al miracolo gli elettori. Il reato è quello di violazione della privacy. La notizia della condanna è di martedì 16 ottobre. Sgomento (poco), qualche risatina, spallucce (tante).

Ieri sera su Italia 1 è andata in onda una nuova puntata delle Iene. Intorno a mezzanotte Luca e Paolo l'hanno buttata là: "Come saprete due di noi sono stati condannati e blablabla". Poi è andato in onda il servizio, per ricordare che cosa è accaduto un anno fa: le finte interviste ai 50 deputati, i tamponi Drug Wipe, il sudore "estorto a tradimento", i test, un deputato su tre che risulta positivo, il diktat del Garante della Privacy, la caccia alle streghe (quando - ribadiscono quelli delle Iene - non sarebbero mai stati fatti nomi), Bruno Vespa inorridito, quelli dell'Udc che si sottopongono spontaneamente al test (piccolo particolare: sapendo con enne giorni di anticipo dove, a quale ora e di quale giorno).

Tutto questo perché il mondo aveva scoperto, grazie a una genialata degli autori di un programma televisivo, che alcuni parlamentari, in una giornata qualunque, avevano fumato una canna o pippato cocaina nelle 36 ore precedenti. Ma questa cosa non si può dire, proprio no. Così il gup Maria Antonietta Ciriaco ha scelto la punizione esemplare. E qui le Iene ieri sera hanno fatto quello che ci aspettavamo: girato il coltello nella piega ricordando un fatterello estivo. Onorevole Cosimo Mele, Francesca Zenobi, Hotel Flora. Vi dicono niente?

in bocca al lupo fraie!!

facciamo un in bocca al lupo a fra!!
che ha trovato lavoro all'UNIEURO (XD) come addetto alle vendite XD

ma spieghiamo bene il suo ruolo..
se ad esempio arriva un cliente che cerca un MOUSE (XD), basta chiedere a fra che glielo TROVERA' (XD)

e se il cliente chiede informazioni sul prodotto?
nessun problema per fraie, basterà LEGGERE (XD) sulla confezione!!


buhauhauahauhauah XD

buona fortuna fra!! ne avrai bisogno!! XD

p.s. :* XD

da oggi si cambia

giovedì 18 ottobre 2007
nick ha ragione..
non posso andare avanti così per poi lamentarmi..
da oggi cambio. sul serio.

Barzelletta

distrazione.. altrimenti qui davvero è da panico..

I vigili urbani di Napoli, per incoraggiare l'utilizzo delle cinture, hanno deciso di dare un premio di 5.000 euro al primo automobilista che ogni mattina passa davanti a una pattuglia con la cintura allacciata. Il primo giorno il premio va a una macchina che sta uscendo dal porto. I vigili la fermano e si congratulano con l'automobilista.
Uno dei vigili gli chiede cosa pensa di fare con i soldi vinti.
"Beh.. - dice l'automobilista - Penso che andrò a scuola guida per prendere la patente!"
Lo interrompe la donna vicino a lui: "Non statelo a sentire... sragiona sempre quando è ubriaco.."
Sul sedile prosteriore un uomo che stava dormendo si sveglia, vede la scena e grida:
"Lo sapevo che non saremmo mai passati con una macchina rubata!"
Improvvisamente si sente un colpo dal baule, e due voci con accento africano chiedono:
"Allora, siamo fuori dal porto?"

niiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiick!!!!!

questo è per te niiiick!!!
buahuhauhauhauhaua XD

ecco un test tutto per te :P

test solo per nick U_U

Roma: apre la "Casa di Andrea"

di Redazione (redazione@vita.it)
17/10/2007


E' un'iniziativa a cura dell'Onlus Andrea Tudisco, che nasce dall'impegno di Fiorella Tosoni e Nicola Tudisco per ricordare il figlio Andrea, morto di leucemia a soli 10 anni


La 'Casa di Andrea e di tutti i fiorellini del Mondo' e' un'iniziativa a cura dell'Onlus Andrea Tudisco, che nasce dall'impegno di Fiorella Tosoni e Nicola Tudisco per ricordare il figlio Andrea, morto di leucemia a soli 10 anni. La casa ospitera' i bambini malati e le loro famiglie che dovranno alloggiare nella capitale per curare i loro figli. La struttura sorge all'interno del parco Bellosguardo a Roma nell'ambito di un polo socio-sanitario per minori che prevede 5 case di accoglienza assegnate ad altrettante associazioni del settore. A tagliare il nastro Fiorello, showman televisivo e radiofonico, nonche' cugino di Fiorella Tosoni, che ha contribuito alla realizzazione della struttura.

"Questa Casa e' l'antidoto all'egoismo, cui bisogna sempre contrapporre lo spirito solidale, perche' una societa' egoistica si spacca, quella solidale sta insieme". Lo ha detto il sindaco di Roma Walter Veltroni in occasione dell'inaugurazione della 'Casa di Andrea e di tutti i fiorellini del mondo', alla presenza del presidente della provincia di Roma Enrico Gasbarra, dell'assessore alle Politiche sociali al comune di Roma Raffaela Milano, dell'assessore alle Politiche del patrimonio del comune di Roma Claudio Minelli, del presidente di Finmeccanica Pier Francesco Guargaglini, e di tante altre personalita' dello spettacolo che hanno contribuito con donazioni al restauro delle strutture messe a disposizione del comune di Roma, tra cui Fiorello, Carla Fendi, Piero Angela, Max Biaggi (cugino di andrea - ndM), Lorella Cuccarini.

"In questo giorno di festa dobbiamo anche ricordare che siamo a meta' dell'opera, perche' rimane un'altra ala della struttura che deve essere ancora ristrutturata. E a tal proposito l'assessore Minelli ha stanziato 150mila euro", ha annunciato Veltroni. Ma Fiorella Tosoni ha ricordato fiduciosamente che "la raccolta fondi per la ristrutturazione della prima parte della casa e' iniziata nemmeno un anno fa, a novembre del 2006".

sempre dal blog di valeri..

Facil-Dificil

Facil es ocupar un lugar en una agenda telefonica...
Dificil es ocupar el corazon de alguien

Facil es herir a quien nos ama...
Dificil es curar esa herida

Facil es exhibir la victoria...
Dificil es asumir la derota con dignidad

Facil es sonar todas la noches...
Dificil es luchar por un sueno

Facil es saber que astas rodeando por personas queridas...
Dificil es saber eso y no sentirse solo

Facil es tropezar una piedra...
Dificil es levantarse

Facil es cometer errores...
Dificil es aprender da ellos

Facil es disfrutar de la vida todo los dias...
Dificil es darle el verdadero valor

Fue tan facil quererte tanto...
Dificil tratar de olvidarte y saber que ya no estas a mi lado

in onore di valeri..

.. che presto si sposerà e andrà a vivere col suo uomo *_* ecco qui uno dei suoi test :)

DIVERSE:
* I miei occhi:
vedono troppe cose
* Desidero:
che mente e cuore si coordinino e seguano i consigli di nick (ave o sommo psicologo)
* Odio: siccome mente e cuore non si coordinano, odio i vigliacchi, gli orgogliosi..
* Ascolto: Roberto Cacciapaglia
* Ho paura di: non riuscire a tornare quella che ero
* Non sono:
sempre nevrotica come ultimamente :(
* Piango: non più. o almeno, ora nessuno merita le mie lacrime
* Io perdo: non perdo ^^ ci guadagno sempre qualcosa :P
* Mi mancano:
i bei tempi di una volta
* Io devo:
ascoltare nick XD
* Mi fa felice: parlare con i miei Amici
* Lamento:
povero nick, ultimamente troppo XD ma è il mio psicologo, quindi sopporta U_U

SI O NO:
* Scrivi un diario? sì :) un blog,un diario segretissimo in inglese e un diario normale :)
* Ti piace cucinare? solo quando sono di buon umore, altrimenti invece di soufflè faccio le verdure surgelate XD
* Hai qualche segreto mai spiegato a qualcuno? certo ;)
* Avanzi l'ora nel tuo orologio? eh?
* Credi nell'amore? sì :)
* Fai il bagno tutti i giorni?
possibilmente.. :P
* Vuoi sposarti? sì e lo farò :)
* Ti piacciono le tormente?
dipende di che tipo e dove mi trovo io :P

CHI E' ?
* La persona piu' strana?
il tipo della bofrost che è appena andato via XD
* La persona più noiosa? forse un docente dell'uni...
* La persona che ti conosce meglio? mia cugina ericucciola direi ^^

* Il professore piu' noioso? la biagioni di filosofia *_* io e socia giocavano a forza quattro durante quell'ora *_* e avevamo 6/7 XD

QUAL E'?
* La frase più usata per te nel msn? semplici risate XD
* Il tuo complesso favorito? ac/dc *_*

ALTRE DOMANDE:
* Segno: pesciolina
* Colore naturale dei capelli? castani con riflessi biondi
* Colore di capelli che porti ora: castani con riflessi ramati (sarà l'età U_U)
* Colore degli occhi: cioccolosi
* Numero favorito:
un tempo era il 6. ora è indifferente
* Giorno preferito: dipende da cosa succede :P al momento è sabato, dato che andrò via con i miei amici
* Mese favorito: marzo
* Stagione dell'anno favorita: primavera/estate
* Sport favorito: equitazione, baseball, tiro con l'arco, hockey *_*
* Caffe' o te: acqua XD
* Montagna o spiaggia: montagna
* Inter o Milan: Italia XD
* Sole o Neve: sole sempre, neve solo a vienna o in svizzera XD

NELLE ULTIME 24 ORE HAI/SEI:
* Pianto? no
* Aiutato qualcuno? certo :)
* Comprato qualcosa? direi di no
* Ammalata? io sono sempre ammalata XD
* Andata al cinema? non mi piace più
* Uscita a cena fuori? mi avevano invitata ma ho rifiutato
* Detto ti amo? no, e sto bene così ^^
* Scritto una lettera?
no
* Perso a un fidanzato? nu nu ^^ quello è andato da solo parecchio tempo fa ^^
* Parlato con qualcuno che non sentivi da tempo?
il ficuuuuus XD
* Avuto una conversazione seria? sì, non sopporto molto le conversazioni che non hanno un minimo di serio
* Perso qualcuno? no
* Abbracciato qualcuno? forse mile? non ricordo. mile ti ho abbracciata nelle ultime 24 ore?
* Litigato con un parente?
no :)
* Litigato con un amico? no, forse una discussione con fra, ma ci vogliamo beeeeene XD
* Sognato sveglia?
spesso :)

QUALCHE VOLTA POTRESTI:
* Mangiare un baco? mmm viscidi ma.. saporiti!! XD
* Uccidere qualcuno?
il mio psicologo mi consiglia di non rispondere U_U
* Baciare qualcuno del tuo sesso?
no :S
* Buttarti in paracadute?
sai che non mi spiacerebbe? ^^
* Cantare in un karaoke?
ero una cantante e capitava quasi tutti i giorni. ora vorrei rincominciare ^^
* Diventar vegetariano? no..
* Ubriacarti? naa.. che senso ha?
* Rubare in un negozio? no :S brava bimba io U_U
* Adoperare trucco in pubblico? è capitato XD



e presto arriveranno nuove cose per la rubrica "nick" :P

ah l'amour..

mercoledì 17 ottobre 2007

non importa come si inizia, importa come si finisce..
perchè il lieto fine non è mai come ci si aspetta, ma è di certo il migliore..

a quanto pare..

a quanto pare è vero, non riesco più a relazionarmi con persone sotto i 27 anni..

blog action day

ecco i risultati ^^

http://blogactionday.org/

altro che la foresta ^^

ok, avevo fatto anche io la foresta, prima che la facesse anche anto e la facesse diventare l'incubo del forum :P

comunque il link era
http://ecolukart.un-clic-x-la-foresta.com/


ora invece arrivano le Mini Ville (per gentile concessione di Baby), e questo e il mio
http://topsyturville.miniville.fr/

doveva essere Topsyturvyland, ma siccome siamo in francia ^^ (e siccome il nome era troppo lungo ^^)

anto e nick. siete pregati di non spammare nel vostro forum con Mini Ville.
Mini Ville mi piace, quindi per favore non rendete banale e scontato anche questo :)
grazie XD

poche ore fa: sparatoria a reggio emilia

Reggio Emilia/ Sparatoria in tribunale durante udienza di separazione, 3 morti e feriti Mercoledí 17.10.2007 11:43

Sparatoria nel palazzo di giustizia a Reggio Emilia. Tre morti. A sparare sarebbe stata un albanese che ha ucciso la moglie e un parente mentre erano in attesa in tribunale per partecipare ad un'udienza di separazione. Un poliziotto, intervenuto, ha sparato uccidendo l'aggressore. Feriti non gravemente anche due avvocati tra cui la legale che tutelava gli interessi della donna, l'avvocato Giovanna Fava.

L'albanese, Klirimi Fajzo 40 anni di Durazzo ma residente a Reggio Emilia, dopo avere ferito gravemente la moglie di 37 anni e ucciso lo zio di lei, anche loro albanesi, ha tentato di fuggire, ma è stato raggiunto dai proiettili di un poliziotto che si trovava nell'aula accanto a quella dove era in corso la causa di separazione. La donna, ricoverata in ospedale, è stata giudicata dai medici clinicamente morta. Avevano due figli.

L'inchiesta dovrà chiarire anche l'efficienza del sistema di controllo all'ingresso del palazzo di giustizia. L'albanese è entrato in tribunale con una pistola in tasca ma nessuno si è accorto che era armato.

LE POLEMICHE - E scoppiano le polemiche: "Come ha fatto quell'albanese ad entrare armato nell' aula delle separazioni civili del tribunale di Reggio Emilia? Ciò che è accaduto stamani è sconcertante e solo grazie alla prontezza della Polizia si è evitata una strage ancora più ampia". Così il senatore della Lega Massimo Polledri sullo scontro a fuoco. "E' ora che questo governo si svegli - sottolinea ancora Polledri - ci vuole un giro di vite sulla sicurezza e in Finanziaria faremo emendamenti appositi perché occorrono solti ma soprattutto la volontà politica di affrontare questa emergenza. Mettiamoci l'anima in pace - rileva Polledri - perché questo governo non è attrezzato culturalmente in quanto non considera la sicurezza del cittadino un diritto ma considera i delinquenti vittime della società e dello sfruttamento. Tra Caino e Abele - conclude Polledri - noi scegliamo sempre Abele".