In breve...

venerdì 11 gennaio 2013
Due post fa raccontavo la mia preoccupazione in attesa del primo giorno di lavoro.
Oggi scrivo con meno paura e più consapevolezza. La stessa incognita sul futuro ma con più coraggio.
Anche di dire no.

Sono stati mesi intensi, mesi di risate, nervosismi, delusioni, soddisfazioni.
Riassumendo potrei dire che:
• quando adori le persone con cui lavori, tutto sembra più leggero
• anche gli hobby possono trasformarsi in un lavoro, se gestiti nel modo giusto
• lavorare in un unico ufficio non significa avere gli stessi obiettivi
• lo sfruttamento esiste ancora
• Moccia è uno di noi, anche se non comprerei mai i suoi libri
• qualcuno (è un vip ma evito nomi, si sa mai) è costruito a tavolino dalla moglie
• creare un grande evento dagli ottimi risultati significa ricevere solo una stretta di mano dal capo
• è possibile realizzare quattro eventi in tre mesi senza entrare in clinica

Adesso sono ufficialmente disoccupata, anche se in ufficio vado lo stesso.
Resto in attesa di una proposta (dicono sia nell'aria) mentre mi guardo intorno con aria consapevole.
Ora so quali sono le mie potenzialità, so quanto valgo e so cosa voglio.
L'esperienza fatta finora è stata un'ottima gavetta, ma sono anche pronta a dire di no e a ricominciare se necessario.

Nel frattempo cerco nuovi stimoli studiando nuovi progetti.
E chissà che qualche vecchio sogno non si realizzi.

http://www.pennamontata.com/wp-content/uploads/futuro_presente_passato.jpg 
foto pennamontata.com

Stay tuned.

Ma quanto è brutta la nuova grafica della dashboard?
A parte ciò, sto tornando.
Quattro mesi per scrivere un nuovo post, non male.

Stay tuned.