31 ottobre.. non mi dice niente..

sabato 31 ottobre 2009
halloween.
halloween = castello di bard
niente castello di bardi perchè ho un impegno
niente castello = niente halloween
mi sto ammalando, ci stiamo ammalando.
papà dice che è meglio rimanere tutti a casa.
tutti a casa = niente impegno.
niente impegno = halloween.
halloween a letto.

baah


http://gnappetta.files.wordpress.com/2007/10/sfondo-halloween-creepy.jpg

mia's back.. con delusione

giovedì 29 ottobre 2009
tornata, ho sistemato il blog.
la colpa era di un piccolo plugin, quello che faceva andare my love cacciapaglia.

che delusione.

sono andata dal mio outlet di fiducia a cercare i miei stivali perfetti.
i meno costosi andavano intorno ai 110 euro. mai costati così tanto.

che delusione.

mi è arrivata una proposta di lavoro. dovrei lavorare come pr indipendente per una certa agenzia.
indipendenza e responsabilità, sembra interessante!
ma in piccolo c'è scritto che è richiesta esperienza di almeno 3 anni nel settore.

che delusione.

Ciao Gilles.

mercoledì 28 ottobre 2009
E quando ricontrolli la mail dell'università dopo tanto tempo, scopri anche questo.

Ieri, in un grave incidente stradale presso il Polo Scientifico–Tecnologico, ha perso la vita Gilles Donald Djoumessi Nguimfack.
Gilles Donald è stato uno dei primi studenti giunti dal Camerun per studiare presso la nostra Università.
Gilles Donald è diventato in breve tempo un punto di riferimento di una comunità di studenti africani in grande crescita, una comunità che arricchisce e valorizza la nostra funzione di Università aperta e realmente internazionale.
Il grande dolore per la sua scomparsa deve essere occasione per esprimere la nostra gratitudine a tutti i giovani che da terre lontane hanno deciso di trovare in Ferrara la loro seconda casa.
Alla madre di Gilles Donald, alla sua fidanzata, a tutta la comunità degli studenti africani in Ferrara, vada il segno della nostra consapevolezza al dolore, della nostra amicizia e della nostra gratitudine.
Patrizio Bianchi
Rettore Università di Ferrara


Gilles Donald Djoumessi Nguimfack, studente lavoratore camerunense di 24 anni è morto ieri, mercoledì 11 marzo, dopo mezz'ora dall'impatto con un furgone che lo ha travolto in via S. Giacomo alle 6.40. Era in sella alla sua bici. E' la seconda vittima a Ferrara, città delle biciclette, in dieci giorni. Il primo marzo era toccato aWilliam Manzoli, 85 anni, anche lui in bici travolto mentre attraversava via Pomposa su un attraversamento ciclo pedonale regolarmente segnalato
A questo punto, con tutta la buona volontà , non si può pensare che si tratti solo di una tragica fatalità , ma che ciò è anche il segno di carenze strutturali pesanti in termini di costi umani. E' il segno di un modello di sviluppo e culturale distorto in cui a soccombere sono i più deboli: categorie sociali, utenti della strada, categorie anagrafiche.
In queste due tragedie sta tutta
la metafora di questa epoca in cui a prevalere sono gli arroganti, i più forti, a scapito dei più deboli: a soccombere, infatti, sono stati un anziano e un immigrato. Segno del destino o cifra di un'epoca? Gilles Donald era uno studente universitario africano, lavorava per pagarsi gli studi. Lo conoscevo personalmente per motivi di lavoro. Quando entrava in ufficio portava una ventata di buon umore e allegria. Era sempre sorridente, cordiale, solare. L'ultima volta l'ho visto martedì in ufficio. Abbiamo scambiato una battuta sul tempo. Io gli ho detto: "Ci vorrebbe un po' di sole della tua Africa". Lui guardando fuori dalla finestra con gli occhi che gli si sono illuminati, ha risposto: "Eh già. In Africa anche quando c'è caldo si sta meglio che qui in estate perché è sempre un po' ventilato e si respira, qui invece c'è sempre una cappa!".
Parlava perfettamente italiano insieme ad altre cinque lingue. Studiava ingegneria informatica e avevo un sogno: contribuire allo sviluppo del suo Paese.
Le responsabilità personali saranno accertate da chi di dovere, a noi come Associazione Amici della bicicletta spetta il compito di segnalare le carenze strutturali del sistema della viabilità , come sempre abbiamo fatto. Non si possono educare tutti gli utenti della strada, anche se ciò sarebbe auspicabile, perché la variabile umana è difficilmente controllabile, ma si può, invece, e si deve, intervenire sulle carenze strutturali.
Non chiediamo la luna, chiediamo il possibile, chiediamo una sicurezza realistica e realizzabile. Per questo invitiamo fin da ora i cittadini a partecipare ad una
iniziativa pubblica che si terrà il 28 marzo alle 16. Ritrovo in via Pomposa a Ferrara, dove installeremo una ghost bike completamente verniciata di bianco a ricordo del ciclista investito. Da qui ci sposteremo in bici per raggiungere via S. Giacomo, dove è morto Gilles. Perché ad uccidere non è solo la strada, ma anche l'indifferenza.
Riposa in pace al sole della tua Africa, Gilles Donald. Fratello, amico, ciclista.

Giuseppe Fornaro


capisci di essere veramente stralunata quando..


..smistando le 500 mail dell'università leggi BORSA DI STUDIO
e tu pensi subito ad una bella handbag..



uffi uff

ancora problemi tecnici.
ancora non riesco a capire i capricci di firefox.

ma ci sono, sì sì che ci sono.
e al massimo potete leggermi a sinistra, su twitter ^_^

Auguri!!!

venerdì 23 ottobre 2009
Buon Compleanno Milio!!!
22 ottobre 1983 - 22 ottobre 2009

dalla Gazzetta dello Sport

giovedì 22 ottobre 2009

al tg hanno fatto vedere le varie trappole escogitate per far cadere queste povere vittime..


MILANO, 22 ottobre 2009 – Diabolici e sadici. Menti perverse capaci di intrappolare 1.000 tifosi del Milan nella sera della super sfida del Santiago Bernabeu e rinchiuderli all’Auditorium Mahler di Milano per una notte all’insegna della musica da camera. Regista dell’operazione Heineken che l’ha davvero pensata bella: una gigantesca trappola in cui sono caduti alcuni ignari ospiti invitati a un finto concerto di quartetto d’archi, famoso a New York come a Berlino e Dubai. Ma andiamo per gradi: perché fra quegli spettatori c’era anche il sottoscritto.

l'antefatto — Capiterà un giorno anche a voi. A me è successo in Gazzetta. Telefonata del mio capo per una comunicazione in sala riunioni. Sguardo teso e la notizia sconcertante: il 21 ottobre devo assistere e commentare con un pezzo un concerto di un “celebre” quartetto d’archi. Pausa di riflessione. Dubbio. Leggera protesta. Genuflessione: lo ha deciso il direttore. Poi il mio capo mi ricorda un particolare: il 21 ottobre c’è Real-Milan e poiché mi occupo di Milan da quando esiste il sito, mi incupisco. Dura realtà, ma puoi dire di no a un ordine partito dall’alto? Da professionista accetto. Bastasse. Poco dopo vengo anche a sapere che della sfida, ritorno compreso, se ne occuperà un altro. E qui lo sconcerto dilaga. Stai a vedere che mi hanno fatto fuori. Ma va – penso – devo aver capito male.

die schnuren — E venne il giorno della madre di tutte le sfide. Puntuale come un orologio svizzero mi faccio trovare alle 20 davanti alla reception dell’Auditorium. Mi assegnano il posto e mi accomodo: nona fila, posto 11. Accanto a me splendide ragazze con abito lungo e giovanotti non dico con lo smoking ma quasi. Colgo frasi del tipo: “Comunque non sono il peggio vestito”, mentre una coppia disquisisce di Beethoven e di violini. Sul palco, sovrastato da uno schermo gigantesco, tutto è pronto: leggii, sedie per i musicisti. Il teatro è gremito. Si comincia. Alle 20.30 precise fa il suo ingresso il “famoso” (così si legge sull’invito) quartetto “Die Schnuren”. Mai sentiti in vita mia. Gente seria. C’è anche una giapponese. Attaccano, mentre sullo schermo viene proiettata una bella mano femminile che scrive frasi sconnesse, ma dal significato preciso: “Notte…lame di luce…fuori dal tunnel…un tempo s’infiamma” e altre amenità.

non e' possibile — La musica procede. Tediosa. Dieci minuti angoscianti. E la mano insiste: “Melodie diagonali…l’angolo conteso…il tacco addolora…l’Europa si alza…un fischio”. Qualcosa mi passa per la testa. Il quartetto chiude la prima sonata. Applausi scroscianti. Brusii. Ma che bravi…bis…ancora. Ancora? Ma è uno strazio. Riprendono a far vibrare le corde degli archi. Poi la mano infila altre frasi, questa volta simili a stilettate al fianco: “Ancora niente?...Difficile dire di no al capo e al professore, alla fidanzata e alla partita”. Ma stai a vedere che…Insiste: “Come hai potuto pensare di perdere il big match”, mentre i quattro infilano le note della Champions League. “Are you still with us?” si legge, “Real-Milan sono in campo, godiamoci insieme la partita", secondo la filosofia della nota birra.

come a san siro — Uno scherzo; una candid camera. Sprofondo mentre sullo schermo esplode il Santiago Bernabeu con le squadre allineate. La partita in diretta e in alta definizione. E così il pubblico apparentemente raffinato e colto si trasforma in un popolo di barbari, pronti a immolare i gemelli dei polsini o il collier di marca per un gol di Pippo o Pato. Delirante, mentre tutti sono in piedi pazzi di gioia perché, alla faccia del quartetto, hanno ritrovato il loro Milan, mentre io avrei voluto essere in tribuna stampa a fare il mio lavoro. Ma va bene così. Anche quando Dida commette quell’errore pazzesco su Raul (commenti no-comment, “caz…”, “porc…”). Perché lo senti che è serata da Milan. Caro Ludwig Van Beethoven, per una sera ce lo puoi permettere: ma chissenefrega delle tue sonate. Guarda che meraviglia Pirlo. E Pato? Due gol da sballo. L’Auditorium è una bolgia e finisce tra cori da stadio e abbracci e baci, mentre sullo schermo passano le immagini delle vittime dell’atroce scherzo. Comprese le mie. Mi sento osservato, ma mi becco anch’io la mia razione di applausi. Come Pato e Dinho. E’ già qualcosa.

Gaetano De Stefano© RIPRODUZIONE RISERVATA

Poor Little Daisy..

domenica 18 ottobre 2009


Daisy non è tornata a casa. Della cagnolina di Jessica Simpson, rapita e verosimilmente mangiata viva da un coyote, non è stato trovato nemmeno un osso e la sua padrona sta vivendo momenti di intensa sofferenza.

Jessica dava feste di compleanno per Daisy e quando parlava di passare “una serata a casa tra ragazze”, alludeva a se stessa e Daisy… E’ molto dolce, ma a volte è pesante starle vicino. Non è sempre facile, odia essere da sola. Jessica soffoca la gente, non ha nemmeno degli hobby. Daisy era esattamente ciò di cui Jessica aveva bisogno.

La cantante, che nutre Margherita con bistecche vere e si considera la “mamma di Daisy”, non ha tuttavia perso la speranza di ritrovare l’amato mammifero, come racconta su Twitter. Forse è difficile augurarsi che il coyote sia vegetariano, ma se la bestiola fosse sana e salva ne saremmo tutti felici.

qualcosa non quadra..

perchè se qualcuno cerca TETRAPLEGICA su google, dopo un pò trova una mia foto?
non è la prima volta che arrivano a me in quel modo.
mumble mumble..

Giochi troppo a L2 se..

"Mi piace tanto questo bauletto RoccoBarocco.
Solo che a volte mi confondo: vedo RB e penso a Renato Balestra."


"Io invece quando vedo RB penso ai RaidBoss"

http://c2.api.ning.com/files/PyHxegE*kxPeGBwbNILRWdVP7MLJgphl-MBVDvbjZbPdfQGKqNYUQadsZuHQeg7-WjMA1FcqRGLaOgyv0xQkGisaUlB8naQ0/__sigh__.jpg


http://www.lloydstsb.ae/smartersaver/money_saving_tips/images/RB_-_Logo_000.JPG

http://www.magazziniemilio.com/public/info/g/nd25.jpg

http://lineage2.free.fr/v3/IMG/jpg/060426b.jpg

topsyturvy: is she or is not she?

giovedì 15 ottobre 2009
finalmente è arrivato l'autunno!!
cappotti, ombrelli, stivali e maglioncini pesanti!!

e tra poco è natale!! passeggiare di sera, in mezzo alla neve e con le strade illuminate dalle luminarie!!

"taci tu, baccello!!"


navigatore furbetto

MODENA - Sognavano Capri, il mare e i Faraglioni, e invece si sono ritrovati a Carpi, in provincia di Modena, sotto il sole cocente della pianura padana. Il tutto per una consonante sbagliata sul navigatore satellitare.

E' stata una vera e propria odissea quella capitata qualche giorno fa a una coppia di turisti svedesi in vacanza in Italia che aveva deciso di passare qualche giorno al mare. I due, entrambi sulla cinquantina, erano partiti da Venezia con destinazione l'isola di Capri. Per trovare la strada giusta si erano affidati al proprio navigatore satellitare, convinti che li avrebbe guidati a destinazione nel minor tempo possibile. Peccato però che non avessero fatto i conti con i trabocchetti della lingua italiana. Al momento di digitare il nome della città di arrivo (Capri), infatti, qualcosa è andato storto e la "p" e la "r" del nome della magnifica isola campana si sono scambiati di posto. Risultato: i due "turisti per caso" sono arrivati a Carpi, in provincia di Modena.

Nonostante all'orizzonte non ci fosse nemmeno l'ombra di un gabbiano, la coppia era realmente convinta di essere arrivata sull'isola dei Faraglioni e così, parcheggiata l'auto, si è diretta a piedi all'ufficio turistico comunale per chiedere informazioni su come poter visitare la famosa "Grotta Azzurra". In un primo momento gli operatori del centro hanno pensato che la coppia svedese fosse alla ricerca di una pizzeria o ristorante. Poi dopo un breve colloquio in inglese il giallo è stato risolto.

Come hanno raccontato gli stessi operatori su Facebook, i due turisti hanno spiegato loro di esser partiti di buon mattino da Venezia alla volta di Capri e di essersi affidati al proprio navigatore satellitare per conoscere tempi di percorrenza e autostrade. Ma qualcosa non ha funzionato: i due sono arrivati a Carpi dopo ben sette ore di viaggio, seguendo un itinerario evidentemente sballato. Ecco perché, dopo tanto viaggiare, si erano convinti che la città dove erano approdati doveva essere per forza la meravigliosa isola della costa campana, anche se in realtà non erano saliti su nessun traghetto per raggiungerla. A quel punto ai due sfortunati turisti non è rimasto che rimettersi in viaggio, non prima però di aver fatto un giro nell'altrettanto affascinante piazza Martiri. Resta il mistero se abbiano avuto anche il tempo per concedersi un tuffo nelle acque della piscina comunale.

(24 luglio 2009)

E' morto Alberto Castagnetti

martedì 13 ottobre 2009
Alberto Castagnetti è morto a  66 anni. LaPresse
Alberto Castagnetti è morto a 66 anni. LaPresse

MILANO, 12 ottobre 2009 - È morto Alberto Castagnetti, commissario tecnico della Nazionale italiana di nuoto: l'8 settembre era stato sottoposto ad un intervento chirurgico al cuore, programmato da tempo. Castagnetti è deceduto nella sua abitazione di Albizzano, frazione di Negrar (Verona). La moglie Isabella era uscita e, al rientro in casa, lo ha trovato morto. Il ct del nuoto azzurro lascia quattro figli (due dal primo e due dal secondo matrimonio). Alberto Castagnetti era nato a Verona il 3 febbraio 1943. Da atleta - stileliberista e staffettista di buon livello - partecipa ai Giochi Olimpici di Monaco 1972 e ai Mondiali di Belgrado 1973, conquista numerosi titoli italiani con le staffette e si piazza secondo nei 100 stile libero ai Campionati Assoluti di Napoli nel 1969. Nei Giochi del Mediterraneo del 1971 a Smirne partecipa all'argento dell'Italia nella 4x100 sl.

c.t. dal 1987 — Commissario tecnico della Nazionale Italiana di Nuoto ininterrottamente dal 1987, ha allenato nel passato campioni del calibro di Giorgio Lamberti, Roberto Gleria, Marcello Guarducci e Domenico Fioravanti. Grazie alla sua conduzione l'Italia del Nuoto ha arricchito il medagliere olimpico con 4 ori, 2 argenti e 7 bronzi, diventando così una delle più rilevanti potenze mondiali. Nel quadriennio che ha portato alle Olimpiadi di Pechino è cresciuta la striscia di risultati importanti sotto la sua direzione tecnica: dal primo storico oro olimpico al femminile di Federica Pellegrini nei 200 sl al doppio titolo mondiale di Filippo Magnini nei 100 sl; dai record mondiali della Pellegrini nei 200 sl e 400 sl, al primo oro europeo donne a Budapest 2006 nei 400 misti di Alessia Filippi, che stabilisce anche il record europeo nei 1500 sl: dalle 60 medaglie internazionali (4 alle Olimpiadi, 5 ai Mondiali, 10 ai Mondiali in vasca corta, 21 agli Europei e 20 agli Europei in vasca corta) di Massimiliano Rosolino al prestigioso primato continentale della 4x200 sl 'rosà. Il post-Giochi Olimpici 2008 è ripartito con ancora grandi soddisfazioni per Castagnetti, il ct più vincente del nuoto italiano. Il 2009, l'anno del Mondiale di Roma, prosegue con i successi di Federica Pellegrini (oro nei 200 e nei 400 sl) e Alessia Filippi (bronzo negli 800). L'8 settembre scorso Castagnetti si era sottoposto ad un intervento chirurgico al cuore. Per stargli vicino Federica Pellegrini aveva rinunciato al suo viaggio negli Stati Uniti programmato da tempo.

FEDERICA: "SONO SCONVOLTA" — "Sono scioccata, è una notizia che mi lascia sconvolta". Questo il primo commento della campionessa olimpica Federica Pellegrini, che ha appreso della morte del commissario tecnico del nuoto azzurro e suo allenatore Alberto Castagnetti mentre era in compagnia del fidanzato Luca Marin. "La notizia - ha detto, molto emozionata, la Pellegrini - si è rincorsa come un tam tam e in questo momento non trovo le parole". Castagnetti è morto nella sua abitazione ad Albizzano, una frazione di Negrar (Verona). Profondo cordoglio e dolore anche allo Sport Interclub di Albizzano, una sorta di seconda casa per il ct, dove tornava sempre dopo i successi ottenuti dal nuoto azzurro e ogni volta era accolto in modo trionfale.

Per stare vicino a Castagnetti Federica  Pellegrini aveva rinunciato al suo viaggio negli Stati Uniti  programmato da tempo. LaPresse
Per stare vicino a Castagnetti Federica Pellegrini aveva rinunciato al suo viaggio negli Stati Uniti programmato da tempo. LaPresse

"addio alberto" — "Sono choccato, incredulo, fatico a trovare le parole. In questo drammatico momento il mio primo pensiero è rivolto alla famiglia, alla quale a nome dello sport italiano porgo le più sentite condoglianze". È il primo commento del presidente del Coni Gianni Petrucci, appresa la notizia della morte del ct azzurro di nuoto Alberto Castagnetti. "Poi non è un mistero che Castagnetti era una persona che stimavo come uomo e come tecnico. Non sono io a dover ricordare i suoi successi e le medaglie che ha regalato allo sport italiano, che sono sotto gli occhi di tutti. Oggi abbiamo perso un campione al quale tutti dobbiamo riconoscenza per le emozioni che ci ha regalato. Addio Alberto, ci mancherai".

"e' stato un genio" — "Mi mancherà non tanto il tecnico quanto l'uomo. Castagnetti era una persona con la quale era piacevole conversare di tanti argomenti, non soltanto di sport". Lo ha dichiarato il segretario generale del Coni Raffaele Pagnozzi: "È stato un genio da Commissario Tecnico - sottolinea Pagnozzi - e ci ha fatto gioire come nessun altro nella storia del nuoto. Avevamo tanti progetti per il futuro, tante idee da sviluppare. Con la sua improvvisa scomparsa, Alberto lascia un vuoto incolmabile nel Coni, nella Federazione, nei suoi atleti. E noi che gli abbiamo voluto bene ci sentiamo tutti più soli".

il ricordo di rosolino — "Questo è uno dei giorni più brutti della mia carriera. Ho perso medaglie importanti, finali olimpiche ma mai ho sentito un vuoto così, un senso di abbandono. Ho perso un amico, una persona verso la quale nutrivo una grandissima stima. La scomparsa di Alberto lascia un vuoto enorme in tutti noi. Personalmente porterò sempre un ricordo vivo di una persona con la quale c'era un continuo confronto. Alberto era molto esigente, ma era una persona che ti dava tutto e dalla quale ho sempre cercato di prendere esempio. Era un duro, era l'allenatore dei duri e lo è stato fino all'ultima vasca. Ci siamo visti qualche giorno prima della sua operazione - aggiunge il nuotatore napoletano - l'ho sentito dopo l'intervento. Mai avrei immaginato cosa sarebbe accaduto".

Ciao Stephen!

Morto il cantante dei Boyzone
(ANSA) - MADRID, 11 OTT - Il cantante dei Boyzone, Stephen Gately, 33 anni, e' morto a Maiorca, in Spagna, dove si trovava in vacanza con il suo compagno. 'Sembra sia uscito a bere qualche drink, poi e' tornato, si e' messo a dormire e non si e' piu' risvegliato', ha dichiarato un amico al News of the World. Gately, leader della boy band che con Take That e Spice Girl furoreggio' negli anni '90, sali' all'onore della cronaca quando annuncio' di essere gay. Nel 2006 si e' unito civilmente con Andrew Cowles.


Morto il cantante dei Boyzone

W Rocky ^_^

lunedì 12 ottobre 2009
Ciao Mia,
Immagino sarai felice di sapere che Rocky ha trovato casa un paio di settimane
fa.
Abita in una bellissima casa in campagna con una coppia di signori che gli
vogliono già molto bene.
Grazie per l'interessamento e buona serata

Ferrara Mon Amour?

Tre le domande che mi pongo:

  1. Hanno aperto un negozio Vuitton o c'è un taroccaro bravo in città?
  2. Possibile che degli semplici stivali bassi, modello equitazione, senza fronzoli, costino 86 euro.. al mercato????
  3. Io vado all'uni solo in settimana, da lunedì a venerdì. Ma perchè ogni volta che vado, trovo sempre valanghe di ragazzine fuori da scuola a fare shopping con dietro una valanga di ragazzini che fanno i cagnolini?


Però.. eeh, però..
Volete mettere uscire dall'università alle 18.45 e vedere tutti in piazza con i locali aperti e la musica a tutto volume?


MoOoViDa

http://fogliosalute.files.wordpress.com/2009/06/ferrara.jpg

So di avere un problema.

giovedì 8 ottobre 2009
Il primo passo è riconoscerlo no? :P

Ma poi sono brava, cioè mi faccio i miei sogni ma poi penso:
- non ho soldi
- non mi serve
- è una spesa inutile


Insomma, sono una brava bag-aholic XD



http://img.privateoutlet.com/vente/566_phat_farms/54343-1.jpg

Borsa Sparkling Star, by Baby Phat
47 euro invece di 110
Dimensioni: 18 x 12 x 5


http://img.privateoutlet.com/vente/566_phat_farms/54330-1.jpg

Portafoglio Precious, by Baby Phat
22 euro invece di 50
Dimensioni: 11 x 8 cm


http://img.privateoutlet.com/vente/566_phat_farms/54342-1-280.jpg

Borsetta Kino, by Baby Phat
47 euro invece di 110
Dimensioni: 30 x 18 x 11 cm


http://img.privateoutlet.com/vente/566_phat_farms/54242-1-280.jpg

Maglietta Emerldcty, by Baby Phat
17 euro invece di 35
Composizione: 90% cotone, 10% elastene




Poi ci sarebbe anche questa, realizzata da una mia amica, ma costa troppo per me :P

http://static.blogo.it/deluxeblog/borse-fara/borsa_fara_1.JPG

Borsa Valentina Lana Grande, by Fara Collection
intorno ai 200 euro



Chanel ne aveva creata una in pied de poule, se non sbaglio..
*sospiro*

Stephanie, la ventiduenne paralizzata da un hamburger

lunedì 5 ottobre 2009
WASHINGTON — L'incubo di Stephanie Smith cominciò una sera d'autunno di due anni fa. Una cena in famiglia. Il classico barbecue americano della domenica. Hamburger, insalata e patate al forno. Ma in quella polpetta di carne tritata, acquistata surgelata a un supermercato, non c'era Angus Beef selezionata e di prima qualità, come dichiarava l'etichetta della Cargill, l'azienda produttrice. Era un impasto immondo, fatto di ritagli di mattatoio pieni di grasso e di una poltiglia ottenuta centrifugando i resti degli animali in un impianto del Wisconsin. Gli ingredienti venivano da Nebraska, Texas, South Dakota e perfino da un macello dell'Uruguay. Cominciò con forti dolori di pancia e crampi. Lei pensò a un virus. Poi vennero la diarrea e il sangue alle feci. La sofferenza si fece insopportabile. Cinque giorni dopo aver mangiato l'hamburger, Stephanie, 22 anni, venne ricoverata al St. Cloud Hospital del Minnesota.

La diagnosi: avvelenamento da colibatterio. La più virulenta e devastante delle salmonelle: O157:H17. La ragazza entrò in coma e vi rimase per nove mesi. Quando ne uscì, il male aveva devastato il suo sistema nervoso. Non poteva camminare, era paralizzata dalla vita in giù. «Perché a me? E perché da un hamburger?», si chiede Stephanie raccontando la sua sconcertante vicenda al New York Times, che vi ha dedicato la prima e un'inchiesta di due pagine nella sua edizione domenicale. La risposta in parole semplici è che la ragazza ha avuto sfortuna nella roulette russa di una catena alimentare ad altissimo rischio, che ogni giorno gioca con la salute e qualche volta con la vita di milioni di americani. È dal 1994, da quando un'intossicazione collettiva da colibatteri esplose nei ristorati Jack the Box portando alla morte di 4 bambini, che le aziende produttrici di cibo e le reti di distribuzione sono state messe in guardia con un divieto severissimo di vendere prodotti contaminati. Ma ogni anno negli Stati Uniti, ci sono 70 mila persone che contraggono l'agente patogeno dopo aver ingerito prodotti delle grandi multinazionali alimentari.

E se è vero che il caso di Stephanie Smith sia estremo e che gran parte degli intossicati non accusino conseguenze permanenti per la loro salute, l'indagine del Times squarcia il velo di un sistema, dove non c'è alcuna sicurezza igienica, la carne è di indubbia provenienza e di fatto mangiare un hamburger equivale a una scommessa. Nei giorni seguenti al ricovero di Stephanie, 940 persone che avevano consumato lo stesso tipo di polpetta si ammalarono, costringendo la Cargill a ritirare dal mercato l'equivalente di 400 quintali di carne macinata. Mancano seri test sugli ingredienti e la loro origine, le ispezioni negli impianti vengono ridotte al minimo per tagliare sui costi, i lavaggi delle carcasse sono sempre approssimativi, le direttive emesse dal Dipartimento dell'Agricoltura quasi sempre rimangono inapplicate. Il dramma del Minnesota ha smosso qualcosa. Colpita da centinaia di cause penali intentate dalle vittime, Cargill ha accettato di rendere più severo il processo produttivo. Stephanie intanto vive nella casa della madre a Cold Spring, passa molto tempo facendo fisioterapia, pagata dall'azienda che l'ha avvelenata come anticipo sull'accordo di risarcimento finale. I suoi reni sono a rischio permanente di blocco. Faceva l'insegnante di danza per i bambini, prima. Quei passi non potrà farli mai più.

mannaggia

domenica 4 ottobre 2009
non solo il blog mi chiude firefox, ma ora anche il widget per twitter non funziona a dovere, o meglio, vedo sempre un ad sopra.
che brutto!!

e purtroppo non è neanche sua la colpa del firefox-crash.

mi tocca cercare il problema e mi tocca cercare un altro widget simile.

'naggia!!

se magari qualcuno avesse idee o soluzioni..

Era davvero innamorata..

Erano tutti all'estero per una serie di concerti.
Era tutta la settimana che A.I. stava organizzando quella giornata e mentre stava apparecchiando con i piatti di carta, per poter mangiare qualcosa veloce col suo gruppo, pensò quanto le mancava il suo K.L.
Mollò tutto e corse in camera da lui a chiedergli un abbraccio. Era incredibile come un semplice gesto potesse calmarla e farla riposare. Quel tepore, quel sollievo..

Poco dopo però entrarono nella stanza anche altri ragazzi, tra cui L.A. Era da tanto che loro due non si vedevano e quindi non le sfuggì il modo in cui si guardavano K.L. e L.A.
O meglio, da prima non ci fece caso, ma poi riflettendoci si accorse che qualcosa non andava.. Cercavano un contatto, si tenevano per mano, si guardavano.
Era solo una sua impressione?

Mancava poco al concerto e tutti stavano intonando gli strumenti e sistemando le sedie per il pubblico, quando A.I. vide il suo K.L. arrivare a braccetto con L.A. Affiatati, complici, che ridacchiavano tra di loro..
Lei provò a lanciare al suo lui delle occhiatacce eloquenti, ma lui sembrava non notare niente.
Non ci poteva credere.. sentì una lacrima capricciosa fare capolino ma riuscì a tenerla buona.
"Mi hai messo da parte per una settimana.." fu la spiegazione che lui le diede.
"Ma non è vero! Stavo preparando tutto questo!" rispose lei sconvolta.
Niente da fare, ormai K.L. aveva fatto la sua scelta.
Quanto faceva male vederli insieme..

.....

Era l'ora di inglese. A.I. e K.L. si erano finalmente chiariti e tutto si era sistemato.
Il docente alla lavagna stava formando le coppie per fare degli esercizi e A.I. disse scherzando: "Se vuoi chiedo al prof se ci mette in coppia insieme, così posso darti ripetizioni!!"
Solo dopo, voltandosi completamente verso il suo K.L. si accorse che accanto a lui, nella fila vicina c'era L.A.
"Continuo a non capire cosa ci trovi di speciale in lei.."
"Ma dai che è simpatica.. e poi pensa quante cosa ha fatto!! E' stata anche in missione!!"
"Ma cosa stai dicendo?! Non è assolutamente vero!! E inoltre B.B. è passata poco tempo fa nel suo negozio e lei le ha raccontato che convive già da un pò.. Ti sta raccontando un mucchio di balle!!"
"Sarà.."
Finalmente il prof scelse le coppie.. "K.L. vai con.. L.A.!"
A.I. era senza parole. Si volse verso L.A. che intanto si era messa a gongolare.
"Ce l'hai fatta eh? Sei contenta ora?"
"Ma cosa vuoi? Cosa c'entri tu? E' così che dai a lui la libertà di scegliere? Credo abbia l'età giusta per scegliere da solo cosa vuole fare!"
"Non è una questione d'età!! E' questione che stiamo insieme da 4 anni e fra 2 ci sposeremo!!"

L'espressione che aveva ora L.A. era di quelle senza prezzo.
Occhi e bocca spalancate, in silenzio..
Finalmente la rivincita di A.I. Che soddisfazione!!

.....

Ripensando poi con calma a quello che era successo, A.I. si chiese se era normale la sua reazione.
Dopotutto non era solo colpa di L.A. ma anche di K.L.
Lei ci aveva provato, ma lui c'era stato e non le aveva detto di essere impegnato.
Perchè allora se l'era presa solo con L.A.? Perchè un tempo erano amiche?
Perchè l'aveva fatta passare liscia a K.L.?
Semplice, gli voleva troppo bene e nonostante tutto non sarebbe mai stata capace di provare rabbia verso di lui.

Era davvero innamorata.


http://straordinarypeople.blog.kataweb.it/files/2008/03/amore.jpg

Wishlist del futuro..

La bella e la bestia

sabato 3 ottobre 2009
La Bella e la Bestia - il primo film che sono andata a vedere al cinema, da piccola.
Arianna - colei che da piccina mi faceva sognare ogni volta che ascoltavo i dischi della Disney.


La Bella e la Bestia - Cresce la febbre e i biglietti vanno a ruba


Usciti dal teatro, viene da dire una cosa sola: finalmente! Non perdetevi "La Bella e la Bestia" perché - finalmente, appunto - la qualità di Broadway è arrivata in Italia. Davvero. Dimenticatevi le cosette viste finora nei teatri nostrani: niente a che fare. Uno spettacolo che vi sorprenderà, un musical vero, di quelli che a Londra o a New York fanno il tutto esaurito per anni. E giustamente. Voci sublimi, scenografie grandiose, musiche da Oscar (nel senso che il premio l'hanno preso sul serio), orchestra dal vivo, costumi spettacolari, balletti impeccabili. E poi un'altalena di emozioni: allegria, risate, paura, commozione, gioia. Portateci i bambini: è una favola Disney, si divertiranno (quelli in sala erano al settimo cielo). Portateci la fidanzata o la moglie: è una storia che più romantica non si può. Portateci nonni, zii, adolscenti ribelli, tutta la famiglia: la magia li conquisterà. La magia della favola, ma non solo, anche quella degli attori-cantanti-ballerini: talenti veri (altro che reality...). Arianna e Michel Altieri, i protagonisti, sono semplicemnte bravissimi maquello che sorprende è che come loro, il resto del cast è di enorme talento. Non c'è un momento di noia, non ci sono pecche nelle esecuzioni e l'orchestra è quel tocco in più che rendo lo spettacolo davvero maestoso.

"La Bella e la Bestia" è in scena a Broadway da ben 13 anni e la Stage Entertainment, che possiede i diritti di molti dei musical più celebri e longevi, ha deciso di portare questo spettacolo in Italia. In pianta stabile, come accade a Londra o a Manhattan. E così lo show starà a Milano, al rinnovato Teatro Ventaglio, fino a che il pubblico lo vorrà. E ne seguiranno altri, si spera. Il palcoscenico, nuovo di zecca come tutta la struttura, ospita scenografie sontuose, luminose, mobili. Così belle che sembra davvero di stare nel bosco circondati dai lupi, o nel castello a due passi dalla bestia. Un trionfo di effetti speciali, luci e suoni. Semplicemente imperdibile. Accaparratevi un biglietto perché i posti sono andati a ruba.

Sono già 70mila i biglietti venduti a ritmo di 1500 al giorno. E per la prima è stato allestito un red carpet d'eccezione al centro di Piazza piemonte, completamente "vestita di scena" per accogliere i numerosi vip: Diego Abatantuono, Lorella Cuccarini, Giorgio Armani, Domenico Dolce, Giorgio Pasotti, Nicoletta Romanoff, Stefania Rocca, Stefano Bettarini, Rossano Rubicondi, Giorgio Faletti, Emanuela Folliero, Paola e Chiara, Maddalena Corvaglia, Melissa Satta, Elenoire Casalegno, Lucilla Agosti, Marco Columbro, Marco Maccarini, Geppi Cucciari, Syria, Filippa Lagerback, Rosita Celentano, Federica Moro, Rita Pavone e molti altri.


..Niiick??

Ma siamo impazziti?

Zac Efron spara 13 volte a un gatto. Padrona sotto choc

Il povero gatto Smokey, 9 anni, australiano, ha camminato a fatica fino al tappetino di ingresso della casa della sua padrona e poi si è lasciato cadere, con la testa sanguinante. La sua padrona lo stava cercando da tre giorni. Al gatto sono state sparate nella testolina ben 13 pallottole con un fucile ad aria compressa e l'autire di questa inaudita crudeltà a quanto pare è Zac Efron. Così racconta una fonte vicina alla padrona del micio.

Lisa Robins, proprietaria della bestiola, è sotto choc: «Ho denunciato il fatto alla polizia che ha dichiarato che si tratta di una scioccante azione di crudeltà verso gli animali». La signora a poi aggiunto: «Sono sconvolta all'idea che Zac Efron abbia potuto tenere ferma la testolina del mio gatto per poi sparargli, per 13 volte di fila». Il sergente Jim Solvang ha fatto sapere che sono state estratte dal gatto, sedato e operato, 13 pallottole dal cranio e dal muso. «Efron e la sua troupe (in Australia sul set, ndr.) hanno commesso un atto di insensata crudeltà mostrando di non avere alcun rispetto per la vita degli animali lasciando il gatto sdraiato a terra credendo fosse morto». Le associazioni animaliste australiane chiedono che il ragazzo sia punito con la galera.

Efron, tuttavia, è accusato di questo inaudito crimine, ma mancano ancora le conferme ufficiali del suo staff e sorpattutto Zac non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione in merito. Le sue fan sperano in una smentita di questa incresciosa vicenda.

missing you - e voglio la scatola rosa

venerdì 2 ottobre 2009
eh sì, mi mancate e mi manca il poter scrivere qui ogni volta che ho un pensiero.
ma come vi ho già detto (credo) ho problemi col blog, appena lo apro mi si chiude tutto e quindi ho difficoltà ad usarlo.

detto ciò, ecco cosa voglio, se solo non avessi l'assicurazione intestata a mio padre (da poco per giunta, prima era mia):


Introduzione
Il progetto “Scatola rosa” si rivolge esclusivamente alle donne intestatarie di un auto e prevede di fornire loro in uso gratuito 2000 “scatole rosa”. In pratica, un sistema satellitare da installare in un punto nascosto della macchina, dotato di un localizzatore costituito da una centralina elettronica che integra un modem GSM, un ricevitore GPS ed una memoria per la registrazione dei dati di viaggio che consente alla centrale di localizzare, in caso di allarme, il veicolo e dare le indicazioni necessarie alle Forze dell’Ordine.
Un pulsante in auto ed un piccolo e maneggevole telecomando quando si esce dalla vettura nel raggio di alcuni metri consentono alla guidatrice di segnalare tempestivamente alla centrale, la situazione di pericolo. La centrale ricevuta la segnalazione provvederà a contattare l’Utente sul numero di telefono cellulare della stessa rilasciato all’atto dell’adesione ed attivazione dei servizi.
Qualora venga confermata la necessità di aiuto, la centrale operativa procederà alla localizzazione del mezzo e attiverà le Forze dell’Ordine competenti per territorio o, in funzione delle necessità, provvederà ad inviare un soccorso medico o meccanico.
Qualora non vi sia risposta al cellulare, la centrale allerterà automaticamente i soccorsi, indicando il posizionamento del veicolo.

I modelli di “scatola rosa”, messi a disposizione dalle due principali società del settore, hanno uguali funzioni. Il modello sarà assegnato casualmente. Per l’installazione si tiene conto della residenza del richiedente.

Il montaggio non comporta alcun tipo di impatto sul veicolo.


Come funziona la scatola rosa?
La scatola rosa registra, attraverso l’accelerometro, sia i dati relativi alle percorrenze, alla velocità media, alla tipologia di strada in forma aggregata sia gli eventuali incidenti con altri veicoli, gli urti contro ostacoli fissi, i ribaltamenti e le uscite di strada.
La scatola rosa installata sul veicolo, effettua il servizio di raccolta ed elaborazione dei dati sulla percorrenza in base ai seguenti parametri:
• il tempo di accensione (chiave nel quadro in posizione ON);
• i Km percorsi;
• l’accadimento di eventuali incidenti con altri veicoli, urti contro ostacoli fissi, ribaltamenti o uscite di strada.

I tempi e le percorrenze chilometriche sono suddivise per percorso/viaggio, per giorno, per provincia, per tipo di strada (urbana/extraurbana/autostrada) e per fascia oraria (prima fascia dalle 6 alle 24, seconda fascia dalle 0 alle 6 – le fasce sono modificabili).
Inoltre, il sistema, grazie alle sue caratteristiche tecnologiche, consente all’Utente di usufruire anche dei servizi di protezione satellitare in caso di furto dell’automobile. In questo caso l’Utente chiama il numero verde della Sala Operativa di Sicurezza per denunciare il furto. Gli operatori incaricati attiveranno le idonee procedure per gestire il recupero del mezzo, localizzandolo su mappa cartografica e attivando le Forze dell’Ordine. Il servizio Protezione furto è operante solo sul territorio Italiano.
Salvo il caso di incidente, di furto o di richiesta di soccorso, non sarà possibile in alcun modo conoscere da parte di terzi il percorso e la posizione del veicolo su cui è montata la “scatola rosa”. Tutti i dati, infatti, sono sensibili ai sensi della normativa sulla privacy.
I dati potranno essere visualizzati in modalità protetta esclusivamente dall’Utente e dalla Fondazione ANIA e possono essere utilizzati da quest’ultima per i soli fini statistici e di ricerca.


Come si aderisce al progetto scatola rosa?
Per poter partecipare al progetto scatola rosa occorre avere:
a) titolarità di patente di guida valida e intestazione del relativo contratto assicurativo;
b) intestazione di un autoveicolo ad uso privato o promiscuo, o titolarità di un contratto di leasing triennale iniziato da non oltre tre mesi (sono escluse le autovetture aziendali).

Per avere “la scatola rosa” è necessario registrarsi sul sito scatola rosa. Così si partecipa ad una selezione che prevede una serie di test, un breve percorso didattico di educazione stradale, un simulatore on line, una serie di esercizi predisposti per affrontare situazioni di pericolo come l’aquaplaning, l’evitamento di un ostacolo improvviso, la perdita di aderenza della vettura.
I vari esercizi sono corredati da un'introduzione teorica schematica sulle corrette procedure da impiegare. La prova finale consiste in un comune percorso stradale che riproduce situazioni di traffico reali.
Le migliori donne otterranno la possibilità di installare la “scatola rosa”. Le prime 100 classificate, tramite il punteggio ottenuto nella selezione, potranno anche partecipare gratuitamente a corsi di guida sicura presso il circuito di Misano.
Le automobiliste selezionate verranno contattate dal centro servizi per fissare l’appuntamento per l’installazione della “scatola rosa” presso un installatore nelle vicinanze della propria località di residenza.
Al momento dell’installazione verrà fatta sottoscrivere la convenzione di servizio che regola i rapporti sull’utilizzo della “scatola rosa” per la durata triennale del progetto.

TUTTO E’ GRATUITO E NON HA COSTI PER I PARTECIPANTI.
I COSTI SONO SOSTENUTI DALLA FONDAZIONE ANIA.
L’INIZIATIVA HA DURATA TRIENNALE.

Roma:accede su Facebook mentre ruba

(ANSA) - ROMA, 2 OTT - La tentazione e' stata piu' forte di lui: accede su Facebook mentre ruba in appartamento. Arrestato ad Albano laziale (Roma) un 26enne. Il ladro, nel corso di uno dei suoi ultimi colpi, ad aprile, nella casa di un uomo di 52 anni, avendo trovato un pc acceso, non aveva resistito a collegarsi con le sue credenziali al social network per comunicare con i suoi amici. I suoi dati lasciati nel pc sono stati acquisiti dai carabinieri che sono riusciti a risalire alla sua identita'.