poche ore fa: sparatoria a reggio emilia

mercoledì 17 ottobre 2007
Reggio Emilia/ Sparatoria in tribunale durante udienza di separazione, 3 morti e feriti Mercoledí 17.10.2007 11:43

Sparatoria nel palazzo di giustizia a Reggio Emilia. Tre morti. A sparare sarebbe stata un albanese che ha ucciso la moglie e un parente mentre erano in attesa in tribunale per partecipare ad un'udienza di separazione. Un poliziotto, intervenuto, ha sparato uccidendo l'aggressore. Feriti non gravemente anche due avvocati tra cui la legale che tutelava gli interessi della donna, l'avvocato Giovanna Fava.

L'albanese, Klirimi Fajzo 40 anni di Durazzo ma residente a Reggio Emilia, dopo avere ferito gravemente la moglie di 37 anni e ucciso lo zio di lei, anche loro albanesi, ha tentato di fuggire, ma è stato raggiunto dai proiettili di un poliziotto che si trovava nell'aula accanto a quella dove era in corso la causa di separazione. La donna, ricoverata in ospedale, è stata giudicata dai medici clinicamente morta. Avevano due figli.

L'inchiesta dovrà chiarire anche l'efficienza del sistema di controllo all'ingresso del palazzo di giustizia. L'albanese è entrato in tribunale con una pistola in tasca ma nessuno si è accorto che era armato.

LE POLEMICHE - E scoppiano le polemiche: "Come ha fatto quell'albanese ad entrare armato nell' aula delle separazioni civili del tribunale di Reggio Emilia? Ciò che è accaduto stamani è sconcertante e solo grazie alla prontezza della Polizia si è evitata una strage ancora più ampia". Così il senatore della Lega Massimo Polledri sullo scontro a fuoco. "E' ora che questo governo si svegli - sottolinea ancora Polledri - ci vuole un giro di vite sulla sicurezza e in Finanziaria faremo emendamenti appositi perché occorrono solti ma soprattutto la volontà politica di affrontare questa emergenza. Mettiamoci l'anima in pace - rileva Polledri - perché questo governo non è attrezzato culturalmente in quanto non considera la sicurezza del cittadino un diritto ma considera i delinquenti vittime della società e dello sfruttamento. Tra Caino e Abele - conclude Polledri - noi scegliamo sempre Abele".

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