- Alberto Castagnetti è morto a 66 anni. LaPresse
MILANO, 12 ottobre 2009 - È morto Alberto Castagnetti, commissario tecnico della Nazionale italiana di nuoto: l'8 settembre era stato sottoposto ad un intervento chirurgico al cuore, programmato da tempo. Castagnetti è deceduto nella sua abitazione di Albizzano, frazione di Negrar (Verona). La moglie Isabella era uscita e, al rientro in casa, lo ha trovato morto. Il ct del nuoto azzurro lascia quattro figli (due dal primo e due dal secondo matrimonio). Alberto Castagnetti era nato a Verona il 3 febbraio 1943. Da atleta - stileliberista e staffettista di buon livello - partecipa ai Giochi Olimpici di Monaco 1972 e ai Mondiali di Belgrado 1973, conquista numerosi titoli italiani con le staffette e si piazza secondo nei 100 stile libero ai Campionati Assoluti di Napoli nel 1969. Nei Giochi del Mediterraneo del 1971 a Smirne partecipa all'argento dell'Italia nella 4x100 sl.
c.t. dal 1987 — Commissario tecnico della Nazionale Italiana di Nuoto ininterrottamente dal 1987, ha allenato nel passato campioni del calibro di Giorgio Lamberti, Roberto Gleria, Marcello Guarducci e Domenico Fioravanti. Grazie alla sua conduzione l'Italia del Nuoto ha arricchito il medagliere olimpico con 4 ori, 2 argenti e 7 bronzi, diventando così una delle più rilevanti potenze mondiali. Nel quadriennio che ha portato alle Olimpiadi di Pechino è cresciuta la striscia di risultati importanti sotto la sua direzione tecnica: dal primo storico oro olimpico al femminile di Federica Pellegrini nei 200 sl al doppio titolo mondiale di Filippo Magnini nei 100 sl; dai record mondiali della Pellegrini nei 200 sl e 400 sl, al primo oro europeo donne a Budapest 2006 nei 400 misti di Alessia Filippi, che stabilisce anche il record europeo nei 1500 sl: dalle 60 medaglie internazionali (4 alle Olimpiadi, 5 ai Mondiali, 10 ai Mondiali in vasca corta, 21 agli Europei e 20 agli Europei in vasca corta) di Massimiliano Rosolino al prestigioso primato continentale della 4x200 sl 'rosà. Il post-Giochi Olimpici 2008 è ripartito con ancora grandi soddisfazioni per Castagnetti, il ct più vincente del nuoto italiano. Il 2009, l'anno del Mondiale di Roma, prosegue con i successi di Federica Pellegrini (oro nei 200 e nei 400 sl) e Alessia Filippi (bronzo negli 800). L'8 settembre scorso Castagnetti si era sottoposto ad un intervento chirurgico al cuore. Per stargli vicino Federica Pellegrini aveva rinunciato al suo viaggio negli Stati Uniti programmato da tempo.
FEDERICA: "SONO SCONVOLTA" — "Sono scioccata, è una notizia che mi lascia sconvolta". Questo il primo commento della campionessa olimpica Federica Pellegrini, che ha appreso della morte del commissario tecnico del nuoto azzurro e suo allenatore Alberto Castagnetti mentre era in compagnia del fidanzato Luca Marin. "La notizia - ha detto, molto emozionata, la Pellegrini - si è rincorsa come un tam tam e in questo momento non trovo le parole". Castagnetti è morto nella sua abitazione ad Albizzano, una frazione di Negrar (Verona). Profondo cordoglio e dolore anche allo Sport Interclub di Albizzano, una sorta di seconda casa per il ct, dove tornava sempre dopo i successi ottenuti dal nuoto azzurro e ogni volta era accolto in modo trionfale.
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- Per stare vicino a Castagnetti Federica Pellegrini aveva rinunciato al suo viaggio negli Stati Uniti programmato da tempo. LaPresse
"addio alberto" — "Sono choccato, incredulo, fatico a trovare le parole. In questo drammatico momento il mio primo pensiero è rivolto alla famiglia, alla quale a nome dello sport italiano porgo le più sentite condoglianze". È il primo commento del presidente del Coni Gianni Petrucci, appresa la notizia della morte del ct azzurro di nuoto Alberto Castagnetti. "Poi non è un mistero che Castagnetti era una persona che stimavo come uomo e come tecnico. Non sono io a dover ricordare i suoi successi e le medaglie che ha regalato allo sport italiano, che sono sotto gli occhi di tutti. Oggi abbiamo perso un campione al quale tutti dobbiamo riconoscenza per le emozioni che ci ha regalato. Addio Alberto, ci mancherai".
"e' stato un genio" — "Mi mancherà non tanto il tecnico quanto l'uomo. Castagnetti era una persona con la quale era piacevole conversare di tanti argomenti, non soltanto di sport". Lo ha dichiarato il segretario generale del Coni Raffaele Pagnozzi: "È stato un genio da Commissario Tecnico - sottolinea Pagnozzi - e ci ha fatto gioire come nessun altro nella storia del nuoto. Avevamo tanti progetti per il futuro, tante idee da sviluppare. Con la sua improvvisa scomparsa, Alberto lascia un vuoto incolmabile nel Coni, nella Federazione, nei suoi atleti. E noi che gli abbiamo voluto bene ci sentiamo tutti più soli".
il ricordo di rosolino — "Questo è uno dei giorni più brutti della mia carriera. Ho perso medaglie importanti, finali olimpiche ma mai ho sentito un vuoto così, un senso di abbandono. Ho perso un amico, una persona verso la quale nutrivo una grandissima stima. La scomparsa di Alberto lascia un vuoto enorme in tutti noi. Personalmente porterò sempre un ricordo vivo di una persona con la quale c'era un continuo confronto. Alberto era molto esigente, ma era una persona che ti dava tutto e dalla quale ho sempre cercato di prendere esempio. Era un duro, era l'allenatore dei duri e lo è stato fino all'ultima vasca. Ci siamo visti qualche giorno prima della sua operazione - aggiunge il nuotatore napoletano - l'ho sentito dopo l'intervento. Mai avrei immaginato cosa sarebbe accaduto".