#Terremoto a #Modena

lunedì 21 maggio 2012
Sì, ho avuto paura. Tanta.
Svegliarsi nella notte perché tutto trema non è normale. Soprattutto se la scossa non finisce più.
E ti ritrovi a pensare "perché non si ferma? smettila, ora, subito!"
Ma cosa puoi farci tu contro Madre Terra?

La nostra non è mai stata una zona di terremoti. E' vero, ci sono spesso delle scosse, ma sono di poco conto e generalmente arrivano dalle montagne. Sono quelle scosse che finiscono prima che te ne accorgi e che al massimo ti fanno commentare "poveri castelli del Ducato".

Ma quello delle 4.02 (anche se io ricordo benissimo di aver visto 3.56 sul mio orologio) è stato diverso. E' stato brutto. Angosciante. Lungo, interminabile. Nuovo. Spaventoso.

Il mio primo pensiero è stato "Tigro sul mio letto? Papà hai già aperto la porta? Che ore sono?"
Il secondo è stato più un grido "Papà che succede?!"
Il terzo è stato "se scappo devo prendere il portatile per informarmi"
Il quarto, più terra terra "devo andare in bagno, ma non voglio rimanerci secca lì"

E fate conto che il terremoto è durato "solo" 20 secondi.

Dopo la scossa ho aperto subito la finestra. Ve l'ho detto, non siamo abituati a quelle scosse.
Ho pensato subito a un disastro aereo, non so perché. E invece Twitter ha confermato la mia paura più grande: terremoto.

Perché un conto è dire che i terremoti degli altri ti toccano meno perché sono lontani ma poi quando capita a te rimani spiazzato. Un altro è rimanere spiazzato da un terremoto distruttivo in una zona a basso livello sismico.

Ma se ho avuto la sfortuna di trovarmi vicino all'epicentro, ho avuto anche la fortuna di non esserci così vicina.
V e la sua famiglia abitano proprio sopra l'epicentro della seconda grande scossa. Il terremoto le ha fatto cadere un sacco di cose, sono caduti dei libri anche in testa alla ragazza di suo fratello. E fino alle 14 di ieri non potevano rientrare in casa.
A C è venuto un infarto dallo spavento ed è subito stato ricoverato. Per fortuna è già uscito e ora lui e sua moglie sono ospiti a casa dei miei vice genitori.
A R, che abita proprio sull'epicentro della scossa delle 4, sono caduti tutti i mobili. Grazie al Cielo (sì, è proprio grazie al Cielo) non si è fatto assolutamente nulla e la casa non è in pericolo.
Anche L abita attaccato all'epicentro, ma via sms mi ha detto di stare bene e di non preoccuparmi.

E io? Io inizialmente ho reagito bene, con lucidità. O meglio, ero talmente carica di adrenalina che sono rimasta in piedi dalle 4 e senza tanti problemi.
In camera mia i quadri erano storti, le automobiline avevano preso il largo, uno scaffale si è spostato e il manichino da disegno è ruotato di 90 gradi. Poi ci sarebbero delle brutte crepe, mio padre dice di non preoccuparmi che sotto ci sono pietre grandi e legno ma oggi farò vedere al vicino di casa.

Al pomeriggio ho approfittato di un impegno di mio padre e l'ho accompagnato in Toscana.
Ne avrei approfittato volentieri per dormire un po' ma ero ancora carica di adrenalina.

Adrenalina che mi ha salutata la sera prima di andare a letto. E allora mi è venuto un attacco di panico.

Ho preparato due borse e sono andata a letto vestita. Ma continuavo a tremare e ad avere una morsa allo stomaco. E poi ero arrabbiata. Arrabbiata con mio padre e con mia madre che riuscivano ad andare a letto come se nulla fosse e a dormire beatamente per tutta la notte.
Io non sono riuscita: a mezzanotte ero già sveglia. Un dolore terribile allo stomaco, tanta tanta ansia e le gambe che mi tremavano.

Poi sono arrivate le 6 e finalmente è entrato un po' di sole in camera (sole che già se n'è andato).
E' lunedì, ricomincia la routine. Il piccolo andrà a scuola, il grande forse a lavoro, il secondo non so.
I genitori sono già di buon umore.
Io ancora tremo, ma ringrazio il Cielo di non aver sentito le scosse di stanotte (dicono che sono state fortine).
E scrivo questo post sconclusionato per svuotarmi delle mie paure, con la speranza di non doverci pensare più.

p.s. un grazie infinite alle mie amiche di Twitter che hanno sopportato i miei tweet deliranti e che mi hanno confortata in un momento così terribile. #twittamiche per davvero.

2 commenti:

  1. Sascha ha detto...:

    mi dispiace!! io mi sono svegliata (qui a Milano) perchè tremava tutto, ma non mi sono nemmeno alzata e mezz'ora dopo dormivamo di nuovo. Ultimamente sono sempre più frequenti, questi terremoti...

  1. Mia ha detto...:

    Che invidia...
    E' vero, ultimamente ci sono troppi terremoti.