La febbre è perdita.

giovedì 19 gennaio 2012
Perdita completa della cognizione del tempo,
perdita dell'appetito,
conseguente perdita di qualche chilo,
perdita di energia,
perdita di sonno,
perdita di interesse in qualsiasi cosa...

Fortunatamente ho amici intorno a me che mi tirano su.
"Ho sentito che hai la febbre! Mi raccomando, non ammalarti!" Grazie, già fatto.
"Hai la febbre da tanti giorni, hai l'influenza!" Sicuro?
"Quindi domenica non ci sarai? No, che peccato... vabè, tanto io sarò fuori città" Olè.

E come se non bastasse, papi stasera cucina la mia carne preferita. Che anche se avessi voglia di mangiarla, più di un quarto di porzione non riuscirei a mandar giù.

Noia noia noia.

Che poi è sempre grazie al papi se durante i primi giorni di febbre deliravo come pochi, perché pare che anche a lui accada. Non potevo ereditare gli occhi azzurri? No, meglio il delirio. oppoverame.

Passo le giornata attaccata alla tv, almeno non dormo e almeno non faccio strani sogni.
Penso di essere in grado di abbinare il giusto abito da sposa a ogni ragazza (Say yes to the dress), di far rinascere qualsiasi salone di parrucchiere (Tabatha's Salon Takeover), di trovar casa persino a Parigi (Cerco casa disperatamente) e di riciclare qualsiasi oggetto trovi per casa, persino il peluche mangiucchiato di Scricci (Paint your life). Per non parlare degli alieni, quelli non mi fanno un baffo (Torchwood), mentre Amanda Bentley è sempre più ficcanaso (Diagnosis Murder) e alla signora Fletcher persino glielo fanno notare (Murder, she wrote).

E che dire delle pubblicità? Tutte che incitano al cambiamento, alla diversità, all'originalità...
Quelle delle medicine invece sono tutte animate, con i virus/batteri/malesseri/medicine varie che si combattono a vicenda. Già sto male così, se poi devo anche immaginarmi quegli affari verdi che combattono contro omini in tutine blu... oppoverame.

Salvatemi.

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