E vissero per sempre felici e contenti.

giovedì 3 maggio 2012
E matrimonio fu.
Mentre vi scrivo gli sposi sono in luna di miele da qualche parte in Europa. Beati loro.

E' stato un matrimonio semplice ma curato, ricco di colpi di scena.
Come quando sono arrivata in stazione proprio mentre le altre damigelle scendevano dal treno, non ci siamo incrociate per pochi attimi e ci abbiamo messo più di venti minuti per ritrovarci.
O come quando la sposa è arrivata in chiesa e ha scoperto che lo sposo... non c'era.

Eravamo tutti dentro che ci chiedevamo che fine avesse fatto lo sposo (anche il mio ragazzo via sms: "ma ci ha ripensato? O.o"), quando mi dicono che è arrivata la sposa.
Ma come? E lui? Saranno arrivati insieme. Insieme? Ma se eravamo d'accordo che lei partiva quando lui era già qui. Mica avranno cambiato anche questo?
Esco con le altre damigelle e arrivo all'auto. Il padre scende sconsolato, la sposa è irrigidita in una nuvola bianca. E va bene, affrontiamo anche questa!
Scendono tutti dall'auto e mi ritrovo sul sedile posteriore a fare da psicologa per una sposa con l'attacco di panico. "Avrà fatto tardi, starà arrivando, tranquilla". Poi mi passano lui che è al telefono.
"Doveva squillarmi prima di partire, dille che è una puzzona!"
"Doveva essere già qui, gli spezzo le gambe!"
Evviva gli sposi!!!


Lo sposo era semplicemente rimasto bloccato nel traffico e, contrariamente a quanto pensava la sposa, nessuno lo aveva chiamato per informarlo della partenza di lei.
Così lei è stata rimandata a farsi un giro e lui è arrivato poco dopo a tutta velocità, seguito dai suoi prodi.

La cerimonia è stata semplice e carina, le musiche scelte dalla sposa erano d'effetto.
Riuscite a immaginarvi la mia bellissima amica (bella davvero, a volte da prendere a schiaffi ma comunque bella) entrare in un lunghissimo abito bianco sulle note di Only hope? Sigh.

Dopo la cerimonia è stato il momento del lancio del riso. Cioè dei petali.
Sì, perché la mia amica è africana e lanciarle il riso significava ritrovarla dopo la luna di miele coi germogli tra i capelli. Meglio evitare.
Peccato che qualcuno non abbia gradito e così mi sono ritrovata a dover calmare le polemiche.
"Ma che matrimonio è senza riso?"
"Il matrimonio della sposa che ha chiesto espressamente di non lanciarlo."
"Ma lui l'ha preso."
"Lui è il best man, sa quello che fa e comunque non lo lancerà alla sposa."
Finita qui? Macché, è bastato tirare fuori le bolle di sapone per far ripartire quella persona.
"Eh, ma il sapone è peggio del riso. Ha sentito? Non vogliono riso, ma che matrimonio è?"


Fortunatamente gli sposi sono usciti in fretta, gli invitati si sono limitati ai petali, le bolle di sapone hanno conquistato tutti e il best man ha lanciato il riso in testa allo sposo mentre la sposa era altrove.

A seguire aperitivo e subito buffet, che la sposa continuava a chiedere "ma quando si mangia?"
E allora mi sono lasciata andare. Dopo quattro mesi di stress e ansia ho deciso di meritarmi un premio e mi sono buttata sul cibo. Credo di aver mangiato qualcosa come 5 tramezzini, 4 mini panini imbottiti e 7 croissant salati. Gnam.

Contemporaneamente, nella sala accanto, i bimbi erano intenti a colorare nell'apposita Kids Area. Così loro non facevano danni e i genitori potevano chiacchierare in libertà. Missione compiuta!

La torta era buonissima, alla frutta e con la panna. Era a forma di quadrifoglio (quattro cuori) ed era stata ideata dagli sposi. Prima però una persona ha voluto che lanciassero i confetti.
I confetti. Sarà che per me, cresciuta in una famiglia di sei, lo spreco di cibo è illegale. Sarà che non è un'usanza tipicamente emiliana (ma nemmeno romagnola e veneta, a sentire gli invitati).
Fatto sta che tutti sono rimasti allibiti. Il lancio dei confetti addosso agli invitati? Ma fanno male!
Ma costano! "Ma sì, è tradizione! Lanciate! Lanciate!" Boh.
[Aggiornamento: leggo online che sì, è tradizione lanciare i confetti. Ma agli sposi insieme al riso. E comunque - immagino - non i confetti enormi e tosti.]


Poi siamo usciti nel giardino a fare le foto.
Capitolo a parte per la fotografa. Mi auguro di cuore che sia stata scelta perché in possesso di una reflex digitale e non perché aspirante a tale titolo. Mi spiego. Scattava una foto e subito la guardava. Foto riuscita? Ok, finito il momento foto. Foto non riuscita? Subito da eliminare e da rifare. What?!?
E continuava a guardarmi come se fossi un'ignorante di categoria, rispondendomi allo stesso modo.
"Fai una foto agli invitati tutti fuori dalla chiesa con il fiato sospeso?"
"Ma figurati."
"Ci fai una foto da dietro per mostrare gli abiti?"
"E che foto sarebbe?"
"Mi farai avere una copia delle foto?"
"A che ti servono? Tuo padre ha già fatto il video."
Però amava i nostri bouquet, eccome se li amava. Altrimenti perché continuare a scattare assurdi primi piani ai nostri fiori, tra l'altro nelle pose più strane? Credo abbia fotografato solo quello.
Bah.

Alla fine è arrivato il momento del ballo, ma io stavo dormendo in piedi e così dopo il primo degli sposi me ne sono tornata a casa. Ormai avevo assolto i miei doveri di wedding planner/psicologa/damigella/amica, meritavo un po' di riposo!

Una volta rientrata alla base ho realizzato che:
» non avevo versato nemmeno una lacrima
» avevo l'abito ancora bagnato dalle bolle di sapone
» più di una persona aveva commentato dicendo "questo sì che è un bel matrimonio"
» molto probabilmente non avrei più rivisto la mia amica fino ad agosto


Parlando domenica con la madre ho anche scoperto che l'ansia che la sposa aveva nell'ultimo mese non era tanto legato al matrimonio, quanto alla paura di perdere tutti gli amici che ha lasciato qui. Il suo incubo più grande è sempre stato quello di essere dimenticata e considerando che ora si trasferirà in Sicilia, non è una paura da poco.

Io da parte mia ho già iniziato a sentire nostalgia.
Non andrò più a prenderla sotto casa, non riceverò più sue telefonate con richieste di hackerare la sua email perché non ricorda la password, non la sentirò più dire "sto sudando come un pesce sott'acqua".

Ma tanto tra poco toccherà a me cambiare regione. E allora smetto di scrivere questo post che altrimenti davvero mi sale l'angoscia.

3 commenti:

  1. Laura ha detto...:

    Dai, alla fine è stata una bella festa, devi essere soddisfatta!

    Capisco la tua tristezza perché sarà difficile non vedere più spesso la tua amica, mi sono quasi commossa anch'io al pensiero...

  1. Nick ha detto...:

    Io sto pensando a quel "tra poco toccherà a me" O.O

  1. Mia ha detto...:

    @Laura - sì, alla fine mi sono divertita molto e sono rimasta soddisfatta. e per fortuna la tecnologia accorcia le distanze :)

    @Nick - ah, per me posso anche rimanere qui. non ho problemi io, anzi ^_^