Cinquanta persone evacuate, oltre venti chiese dichiarate inagibili e la richiesta dello stato di calamità. Queste le ultime notizie arrivate a conclusione del vertice in Prefettura fra i sindaci dei territori colpiti, il prefetto, gli assessori alla Protezione Civile di Comune e Provincia e il presidente della Provincia tenutosi alle 17. Si aggrava, dunque, il bilancio dei danni causati dal terremoto fra ieri e oggi (le ultime scosse questo pomeriggio alle 13,22 e alle 14,03 di 3,8° e 2,7° della scala Richter). La terra ha tremato ancora alle 18,37 sempre nella zona compresa fra Parma e Reggio. La scossa è stata di magnitudo 3,2.
"Il bilancio si sta aggravando notevolmente - ha dichiarato il Prefetto poco fa - . Si è trattato di un terremoto forte, che "non va sottovalutato". Anche don Alfredo Bianchi, Direttore dell'ufficio per i Beni Culturali della Diocesi di Parma presente all'incontro, ha parlato di danni ingenti soprattutto alle chiese, spiegando che "controlli più approfonditi" saranno effettuati dopo le festività natalizie.
50 PERSONE EVACUATE - Cinquanta le persone evacuate fra ieri notte e oggi pomeriggio: 25 a Felino, 2 a Neviano e 23 a San Vitale Baganza. Tutte hanno dormito dai loro familiari o in case protette: nei prossimi giorni saranno probabilmente trasferite in albergo.
22 CHIESE DICHIARATE INAGIBILI, 7 PARZIALMENTE INAGIBILI - Dopo un prima sopralluogo effettuato dai vigili del fuoco insieme agli uomini della protezione civile provinciale e regionale, 22 chiese sono state dichiarate inagibili: 6 nel Comune di Felino, 5 in quello di Langhirano, una a Montechiarugolo, 3 nel Comune di Neviano, 4 in quello di Traversetolo, una nel Comune di Sala Baganza, una nel Comune di Calestano, e un'altra in quello di Lesignano. Sette invece le chiese "parzialmente inagibili".
L'elenco completo - Nel Comune di Felino: Barbiano, Felino, San Michele Tiorre, San Michelino, San Michele Gatti, Sant'Ilario Baganza.
Nel Comune di Langhirano: Badia San Michele, Mattaleto, Quinzano, Castrignano, Tordenaso.
Nel Comune di Montechiarugolo: chiesa di paese.
Nel Comune di Neviano: Mozzano, Campora, Bazzano, Provazzano, Antreola, Lodrignano (le ultime 3 "parzialmente inagibili").
Nel Comune di Sala Baganza: San Lorenzo (solo parzialmente), San Vitale.
Nel Comune di Traversetolo: Bannone, San Martino, Castione Baratti solo parzialmente inagibili, mentre totalmente inagibili Sivizzano, Torre, Mamiano, Traversetolo.
Nel Comune di Calestano: Fragno
Nel Comune di Lesignano: Badia Cavana
RICHIESTO LO STATO DI CALAMITA' - Così come anticipato ieri sera, la Regione ha chiesto lo stato di calamità: Guido Bertolaso, direttore del dipartimento di Protezione Civile, si è impegnato a portare la richiesta al prossimo Consiglio dei ministri.
DANNI AL CASTELLO DI TORRECHIARA E MONTECHIARUGOLO - Anche il castello di Torrechiara è rimasto danneggiato dal terremoto. Questa mattina, fra i tanti controlli dei vigili del fuoco, un sopralluogo è stato effettuato anche nel castello che è rimasto chiuso per motivi di sicurezza. Dalle prime informazioni, pare sia crollata una parete interna della casa del custode e dei calcinacci nella sala degli Acrobati. A Sala Baganza questo pomeriggio, a causa di una scossa di assestamento, è crollato il muro che sostiene la parte esterna della Rocca. A Neviano è stata spostata la sede della Guardia Medica.
IN CITTA' - Il Comune di Parma ha effettuato delle verifiche su tutti i ponti, gli edifici pubblici e le scuole non riscontrando problemi particolari. Qualche crepa è comparsa in Municipio, nello studio del presidente del Consiglio e sullo stemma del Consiglio comunale, e anche al Teatro Regio. Le fessure hano interessato solo l'intonaco.
OLTRE 300 LE RICHIESTE DI INTERVENTO - Gli interventi effettuati dai vigili del fuoco comunicati dal prefetto ammontano a 56. Ne restano da effettuare 142 (300 le telefonate arrivate solo in mattinata al comando). I turni sono stati raddoppiati: al lavoro, oltre agli uomini di Parma, 3 sezioni operative con 6 uomini l'una da Bologna, Modena e Forlì-Cesena. Altre due unità con un funzionario ciascuno da Piacenza e Ravenna.
BUON GIORNO PARMA - di Gabriele Balestrazzi
Buon giorno Parma.
Il saluto che ogni giorno apre la prima pagina del nostro sito ha oggi un sapore particolare. Un buon giorno che arriva dopo un giorno e una notte di paura: un particolarissimo inizio di questa Vigilia di Natale, dopo che ieri la città intera aveva tremato nel pomeriggio, e nel pieno delle ultime attività lavorative o dei preparativi natalizi, come racconta poc oltre la cronaca di Andrea Violi.
Ma Parma ha poi tremato ancora poco prima delle 23, anche se con intensità minore rispetto al pomeriggio: magnitudo 4.8. In questo caso la scossa è durata una decina scarsa di secondi. Altre scosse, non avvertite dalle persone, erano già state registrate alle 19,47 e alle 21,08. Anche questa volta la scossa è stata avvertita in varie città del nord Italia, da Milano a Padova. Il responsabile della protezione civile nazionale Bertolaso, ieri sera in prefettura, ha comunque parlato di "situazione sotto controllo", aggiungendo che "la scossa è stata forte, ma per fortuna anche profonda e quindi meno dannosa, grazieanche alla qualità delle costruzioni in questa parte d'Italia. L'emergenza è stata gestita ottimamente dalle autorità locali. Ora si dovrà fare il cbsimento dei danni, valutado soprattutto gli edifici più vulnerabili, come chiese e castelli". L'epicentro di questa seconda forte scossa risulta a 23 km da Parma, la profondità a 17 km (mentre nel pomeriggio era a 26 km).
E alle 0,40 una terza scossa avvertita da tutti: apparentemente più debole delle altre, e sicuramente più breve. A quel punto, è scattata in molti la paura di andare a dormire nell'eventualità di nuove scosse: e così, fin quasi alle 2 abbiamo condiviso, proprio su gazzettadiparma.it, la tensione di questa insolita vigilia di Natale. Tante paure mescolate: e fra notizie in tempo reale, messaggi di panico e battute sdrammatizzanti, il tempo è passato più lievemente. Un insolito "Buona notte Parma", che ci ha tenuto insieme e forse ci ha aiutato a farci coraggio.
Infine una notte tranquilla, anche se in realtà le scosse sono continuate: ma per fortuna con intensità ormai (e speriamo definitivamente) diminuita, e quindi non avvertite dalla maggior parte dei cittadini. Da ieri pomeriggio, le scosse fra Parma e Reggio sarebbero state complessivamente ventuno (l'ultima alle 14:03), come mostra il sito earthquake.it
LA CRONACA DEL POMERIGGIO - di Andrea Violi
Un rumore sordo, poi il tremore, forte e insistente. Il terremoto ha colpito Parma e tutta la provincia alle 16,25. Una scossa di magnitudo 5.2, avvertita anche a Milano, Genova, nel resto dell'Emilia-Romagna e persino a Firenze.
L'epicentro è stato segnalato in Val d'Enza, fra Neviano degli Arduini, Vetto e Canossa.
DANNI NEL PARMENSE. La Protezione civile, i vigili del fuoco e le forze dell'ordine stanno facendo sopralluoghi. In diverse zone del Parmense e del Reggiano i telefoni sono isolati: per oltre mezz'ora (o più, a seconda delle zone) non hanno funzionato i cellulari e in certi casi anche i telefoni fissi hanno faticato a funzionare. In tutti gli edifici si sono sentite due distinte forti scosse. All'ospedale Maggiore qualche anziano è svenuto per lo spavento ma non ci sono stati gravi problemi. Nella zona di Traversetolo è parzialmente crollata una delle navate della chiesa di Mamiano. A Langhirano è scoppiato un tubo di gas: i vigili del fuoco hanno lavorato per mettere in sicurezza l'area. A Felino si segnala qualche danno alla chiesa.
Qualche conseguenza si registra nella zona di Neviano, che fa parte della zona dell'epicentro. In particolare, nella frazione di Bazzano sono caduti calcinacci nell'antica Pieve di Sant'Ambrogio, mentre l'attigua canonica (un vecchio fabbricato disabitato) ci sono molte crepe. Si sono staccati materiali dal tetto, che cadendo hanno rotto una pianticella.
PAURA E DANNI A REGGIO EMILIA. Nella Val d'Enza reggiana si segnalano danni alla chiesa e al campanile di Quattro Castella. La chiesa è stata dichiarata inagibile dai vigili del fuoco, che hanno terminato il sopralluogo alle 19. Un'altra serie di controlli sarà effettuata domattina. Come riferisce il parroco don Enrico Ghinolfi, la scossa di terremoto ha provocato il distacco di parti di intonaco in due punti in alcuni voltoni della chiesa parrocchiale. Danni anche al campanile: sulla sommità c'è una cuspide e sopra una sfera di rame con una croce. Questa installazione si è inclinata. Dopo un primo intervento dei vigili del fuoco per evitare ulteriori crolli di materiali, la chiesa è stata dichiarata inagibile. «Domattina faranno i vigili del fuoco altri sopralluoghi - dice don Ghinolfi -. Speriamo di poter riaprire la chiesa per le funzioni della sera. Per ora la chiesa è stata dichiarata inagibile».
Fra San Polo d'Enza, Montecchio e Campegine la Polizia municipale della Val d'Enza (che ha anche compiti di coordinamento di Protezione civile) tiene monitorata la situazione ma in zona non si segnalano interventi d'emergenza. A Canossa non si segnalano danni a edifici e alle strade: polizia municipale e carabinieri sono al lavoro per effettuare i controlli. Il personale dell'ufficio tecnico ha risposto a numerose chiamate dei cittadini, nella sede del Comune: hanno chiamato perlopiù anziani spaventati o cittadini che chiedevano genericamente cosa fosse successo. "La scossa è stata forte e c'è stata tanta paura - spiegano in Comune -. Sono caduti molti oggetti, compresi alcuni faldoni su un tavolo". Il parroco di Ciano d'Enza Valeri Beneventi riferisce che nella sua chiesa parrocchiale non sembra ci siano danni. "Mi stavo vestendo per celebrare la messa e ho visto i muri muoversi - spiega il parroco -. E' stato un terremoto molto forte, so che l'epicentro è in questa zona. C'erano alcune signore: non siamo scappati, siamo rimasti in chiesa. Ma la paura c'è stata".
RIUNIONE IN PREFETTURA. In prefettura è in corso una riunione fra i rappresentanti delle istituzioni. L'assessore provinciale Gabriele Ferrari, in diretta su Tv Parma dopo le 17,30, ha detto che non si segnalano gravi danni ma, sottolinea, è bene che i cittadini utilizzino poco i cellulari, per non sovraccaricare le linee. In serata è atteso anche l'arrivo di Guido Bertolaso, direttore del Dipartimento della protezione civile. Bertolaso parteciperà a un incontro in prefettura con le autorità locali, alla luce delle verifiche effettuate e nel quale si deciderà se sono necessari ulteriori interventi.
LA SITUAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA. Fino alle 17,15 non sono giunte segnalazioni di danni a persone o cose all’Ispettorato regionale dei vigili del fuoco, che ha sede a Bologna. «Siamo in costante contatto con i nostri comandi provinciali - ha riferito una fonte dell’Ispettorato - e fino a questo momento possiamo dire che non abbiamo ricevuto segnalazioni per richieste di intervento o di soccorso. Le uniche riguardano la caduta di qualche intonaco o di calcinacci, ma nulla di più». I centralini dei Vigili del fuoco nelle varie province sono stati subissati da telefonate, ma - è stato precisato - soltanto da parte di persone preoccupate o che intendevano segnalare la scossa.
TRENI, CIRCOLAZIONE INTERROTTA. Trenitalia ha temporaneamente interrotto la circolazione ferroviaria lungo le linee Bologna-Verona e Bologna-Milano. I treni sono ripartiti dopo 20 minuti circa, comunque dopo le 17. «L'interruzione è una precauzione necessaria per consentire ai tecnici di Rfi - fa sapere l'azienda - di effettuare le opportune verifiche sull'integrità dell’infrastruttura, sebbene, per la sua entità, il terremoto non dovrebbe aver prodotto, in teoria, alcuna conseguenza sull'efficienza della rete».
ACCERTAMENTI IN CORSO. «Stiamo compiendo tutti gli accertamenti necessari e ci siamo mossi per avere ogni informazione utile. Per ora non abbiamo avuto segnalazioni relative a richieste di intervento, ma per esperienza occorre essere cauti in questo momento». Questa la situazione a mezz'ora dal sisma secondo il responsabile della Protezione civile dell’Emilia-Romagna, ingegner Demetrio Egidi. «La scossa (di magnitudo 5.2, quindi forte) è stata superficiale, a circa 6 chilometri di profondità, e questo spiega il fatto che sia stata avvertita distintamente anche nelle province limitrofe», ha spiegato Egidi.
118: SITUAZIONE TRANQUILLA - Nessuna segnalazione particolare, a circa 2 ore dall'evento, per quanto riguarda 118 e Pronto soccorso. In pratica, l'unico episodio da segnalare è relativo a una donna che sio è leggermente ustionata perchè la scossa si è verificata mentre si trovava sul forno con dell'acqua calda. Nessuna particolare chiamata nemmeno per attacchi di panico.
IL VIDEO IN UN SUPERMARKET DI LANGHIRANO
0 commenti:
Posta un commento