Violentata e strangolata, il tragico destino di Pippa

domenica 13 aprile 2008
Il suo assassino avrebbe confessato di averla violentata prima di ucciderla. L’uomo è stato tradito dal segnale del telefono cellulare sottratto alla vittima

Prima di essere strangolata e sepolta in un boschetto alla periferia orientale di Istanbul, Pippa Bacca, ovvero Giuseppina Pasgualino di Marineo, è stata anche violentata. A dirlo sarebbe stato lo stesso assassino, Murat Karatas, un balordo 38enne, disoccupato con precedenti per furto che anche la sua stessa famiglia (era infatti sposato e separato con due figli) sembra lo abbia ripudiato. Secondo il giornale on line, HurriyetNews, la confessione dell’uomo concorderebbe con le prime risultanze dell’autopsia fatta sul copro della ragazza.
Karatas è stato arrestato ieri notte dalla polizia grazie al telefono di Pippa che l’uomo aveva portato con sé e dove aveva sostituito la scheda con una propria. Il segnale è stato intercettato nella zona di Tekirdag e Cerkezkoy, dove poi è stato catturato. Secondo il suo racconto, Karatas avrebbe dato un passaggio alla ragazza la sera della scomparsa, il 31 marzo, e, fatti pochi chilometri, l’avrebbe prima violentata in auto e poi uccisa con un cordino. Per sbarazzarsi del corpo l’avrebbe poi sepolta. Il corpo della ragazza era infatti nudo e nascosto tra dei cespugli in un bosco
Intanto il console italiano in Turchia assicura che si sta adoperando per riportare il corpo di Giuseppina in Italia quanto prima, al massimo per lunedì.
L’artista 33enne di Milano era in viaggio in autostop per un progetto artistico e di pace. La prossima tappa sarebbe stata Beirut ma Pippa era partita dall’Italia con un’amica, entrambe vestite in abito da sposa,per arrivare in Palestina. L’intenzione era quella di documentare il viaggio con le fotografie per poi esporle. Mostra che la madre, Elena Manzoni, sorella dell'artista Piero Manzoni, pensa comunque di fare con quello che rimane anche del vestito indossato da Giuseppina.
La sua missione, come aveva detto in una recente intervista, era quella di affidarsi al prossimo per dimostrare che dando fiducia la si otteneva in cambio. Un viaggio rischioso che purtroppo ha dimostrato che non sempre ci si può fidare del prossimo.

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