Lettera aperta ad un gruppo di [NON] amici

giovedì 23 giugno 2011
Chi è causa del suo mal pianga sé stesso, la malvagità non fu mai felicità, tutti i nodi vengono al pettine...
Tanti modi di dire per indicare uno stesso significato: se fate danni, non lamentatevi delle conseguenze.

"Le conseguenze. Quando ci chiediamo "perché non posso?" sono lì a guardarci negli occhi."

Quindi, cari XYZ, sappiate che non mi sorprende affatto il vostro sms in cui dichiarate lo stato di calamità.
O meglio, mi sorprende perché non mi aspettavo certo che un giorno avreste aperto gli occhi.
Ma tant'è...

Dite che ci sono dei problemi. Ma chi li ha creati questi problemi?
No, perchè io quando ho scoperto che mi parlavate alle spalle ho semplicemente smesso di frequentarvi.
Ho persino chiesto alla mia spia (giuro che non l'ho assoldata io) di smettere di riferirmi i vostri discorsi dato che i giudizi delle persone che non contano niente sono inutili.

Quindi richiedo, chi ha creato questi problemi?
Forse chi non segue le regole, chi organizza incontri per poi mollare tutti e andare a giocare a biliardino, chi fa congetture quando qualcuno non viene (che magari ha i suoi impegni o sta poco bene)?
Quand'è che crescete, ragazzi miei? Perchè davvero, io non mi sento per niente adulta e matura ma quando sto con voi mi sento un mix tra Matusalemme e Einstein.

Cosa avete fatto finora per il bene della comunità?
Intendo oltre ad andare a cena a casa di una di noi, farvi servire e riverire, non considerare la padrona di casa e poi fare feste di compleanno e cene dimenticando, casualmente, di invitare proprio lei.
O oltre a dirmi che non vi importava niente del blog e del profilo Facebook che VOI mi avete chiesto di creare, che non eravate assolutamente interessati a gestirli neanche se vi davo le password e infine che volevate le password ma doveva chiedermelo qualcun altro per conto vostro perchè voi avevate troppa paura di farmi arrabbiare (per cosa poi? bah).
E ancora, cosa avete fatto finora per il bene del gruppo oltre ad essere dispersivi, disorganizzati, disobbedienti per poi rinfacciare a chi lavora bene che prende le cose troppo seriamente?
E oltre a organizzarvi per conto vostro per i mezzi di trasporto, promettendo telefonate a chi doveva venire con voi, non telefonando e poi arrabbiandovi quando questa persona telefona per sapere qualcosa dando a lei tutta la colpa se ancora non è organizzata.

Questo è un gruppo? Questa è unità?
Siate pure uniti, ma senza di me.
Non me l'ha ordinato il dottore di stare con gente che non mi piace. E voi non mi piacete perchè oltre a voi stessi non sapete andare. Non ho il diritto di dire questo? E voi avete il diritto di fare tutto ciò che fate?

La filosofia di vostra "madre" è di vivere e lasciar vivere.
Io vi lascio distruggere il gruppo, voi mi promettete che mi lascerete in pace?

Love&Rockets.

p.s. qualcuno vi ha detto che la vostra rovina è la mia assenza e che dovevate baciarvi i gomiti quando vi aiutavo ad organizzare le varie attività.
non mi sento così importante, ma il mio ego ringrazia chi ha detto ciò.


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKpQJKTMjLiM8i3tpkgn0pJIU1-TU7T7ehg2UIH0wZ-YV8Bx9diWggWRtRdGCkpPBRM46R1EFwNHvc55d12-tOj04Z0WfOy5GjE4TpKDjA1nNYThD0Xfs5GlfU-SwnkIJhoMyYkA/s1600/catena-spezzata.jpg

0 commenti: