voce del verbo bloggare

giovedì 12 maggio 2011
 https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiySKpR2F1E2h37YWPa9fZneUubivYIPvi56X7AdrBw7BFE0h5n7pKSBNmuykzh1dlwhw65UX1Fh2xtuRhgVWdkGRMiWtPqgglXUKJ5xBwz5xLwCUs_Ly_a0QjhDZYEQ3T7U-5HrQ/s1600/to_blog_or_not_to_blog.jpg

Che io ho aperto il blog nel 2006, quando in pochissimi sapevano cos'era.
Che io ho aperto il blog dopo essermi chiesa cosa ci avrei scritto.

Perchè poi col passare degli anni avere un blog è diventato una moda e quindi poco importa cosa dici, l'importante è dire "io ce l'ho, io sono un blogger".

Poi sono arrivate le fescion bloggher. Tutte insieme perchè va di moda anche questo.
E quindi ora mi ritrovo commenti nel mio blog (blog NORMALISSIMO) in cui mi si fa notare che è un blog "strano perchè non parla di moda", in cui "sicuramente dovresti parlare più di moda" e che senza dubbio "rientra nei reality blog ma non più di tanto perchè racconti poco".

"Blog: sorta di diario online su cui pubblicare i propri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro, assieme, eventualmente, ad altre tipologie di materiale elettronico come immagini o video."

Ma vi immaginate voi una mamma che sbircia nel diario segreto della figlia e che con una penna rossa le lascia commenti per correggere gli errori e indirizzare i contenuti?

Bah.


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