qua si cresce male...

martedì 22 febbraio 2011
Che mi ricordo benissimo i miei 12 anni.
Ero esaltatissima perchè avevo avuto la parte per uno spettacolo teatrale che sarebbe andato in scena per due anni.
Però ero anche timida e impacciata perchè iniziavo la prima media con insegnanti nuovi a cui bisognava dare del Lei.
La prof che si ammala seriamente, la supplente che gestisce male la classe fino a rovinarla.
Le mie compagne che parlavano solo dei Backstreet Boys, di Di Caprio e di Britney mentre io crescevo ad Abba e rock anni 60/70.
Ah, e andavo sempre a scuola in tuta.

Fu solo un paio d'anni dopo che una mia compagna di classe divenne popolare perchè possedeva un cellulare personale. E il mio compagno di classe invece perchè aveva la chat, una specie di email dove però il tuo amico ti rispondeva subito cliccando su "invia" ("se io scrivo ciao lui subito mi scrive ciao!")

In quel periodo le mie più grandi preoccupazioni erano i compiti, il canto e la famiglia.
E quando tornavo a casa mi riposavo acconciando le bambole o giocando col mio super carrarmato delle micromachine.
Oggi no, oggi non è più così.
Vedo ragazzine che, complice l'avanzata inesorabile della tecnologia, passano il loro tempo su internet a twittare o ad aggiornare i blog.
Il problema è che hanno la presunzione di saperne più di chiunque altro!
Più degli informatici, più di chi lavora nei social media, più dei web designer...

E così una dodicenne si permette di diffamare una coetanea perchè ha preso il suo template blogspot dallo stesso sito della prima (manco l'avesse creato lei da zero).
E così un'altra dodicenne viene ad accusare me di plagio perchè il mio account twitter è stato aperto qualche giorno dopo il suo.

Tesoro, a parte il fatto che io e te ci conosciamo da meno di un anno e io sono su twitter dal 2009, davvero vuoi farmi credere che a 10 anni eri già a twittare?

Come disse qualcuno, il problema di fondo non sta nei bimbi ma in chi li cresce.

http://www.prociechi.it/fnipc/images/pagemaster/educazione_forti.jpg

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