da Papaveri & Papere

giovedì 20 maggio 2010
I comici non si sono mai permessi - in nome del "politicamente corretto" - di scherzare sull'aura messianica che ha circondato per tutta la campagna elettorale il candidato non bianco. Così Barak l'arguto ha dovuto pensarci lui stesso: "Non è affatto vero che sono nato da una vergine e sono stato scaldato in una mangiatoia da un bue e un asinello. In realtà mio padre mi ha mandato qui dal pianeta Krypton per salvare la terra dall'autodistruzione".
Non Gesù ma solo Superman..

A partire dal 2000, quando l'allora candidato presidenziale nella sua prima corsa alla Casa Bianca si rivolse a un gruppo di elettori latinos, la comunità etnica spagnola, chiedendo invece che sus votos - i vostri voti - sus botas, cioè i vostri stivali.

Ma la signora [Sarah Palin] non ha pazienza con il dissenso. A un comizio a Richmond, in Virginia, perse le staffe: "Mi piacerebbe che questi contestatori avessero almeno il coraggio e l'onore di ringraziare i nostri veterani per avergli dato il diritto di protestare!"
Peccato che fossero suoi sostenitori che si limitavano a gridarle: "Non riusciamo a sentirti!" "Parla più forte!"

"Miei cari compatrioti americani, sono lieto di annunciarvi che ho appena firmato la legge che mette per sempre al bando la Russia. I bombardamenti cominceranno tra cinque minuti."
Era il 1984 e la Guerra Fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica aveva appena toccato l'apice: gli ascoltatori, che non si perdevano un solo messaggio radiotelevisivo di Ronald Reagan, stavano già precipitandosi verso le cantine per mettersi in salvo, quando l'equivoco fu chiarito. Il presidente stava soltanto provando il livello audio della trasmissione, e aveva pronunciato l'infelice battuta senza accorgersi che purtroppo i microfoni erano già accesi.

da Papaveri & Papere di Antonio Caprarica

Papaveri e papere.

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