DidiNana

lunedì 8 giugno 2009
DidiNana fai la nina fai la nana, tesoruccia dela mama..

La prima volta che ho visto Dina è stato qualche estate fa. Forse due anni fa..
La sua padrona di casa, anziana, abita dall'altra parte della strada e veniva sempre dalla nostra di vicina di casa a fare due chiacchiere.
E Dina la seguiva.

Quando poi era il momento di rientrare, la signora urlava alla micia di tornare a casa, ma Dina miagolava fortissimo e rimaneva lì.

Abbiamo passato due o tre giorni sentendo i suoi miagolii fortissimi perchè era in giardino e non sapeva uscire, o perchè aveva fame o perchè si era persa.
Noi pazientemente la prendevamo in braccio e la portavamo dalla sua padrona.

Ogni volta però che portavamo da mangiare ai gatti randagi fuori, lei era sempre lì.
Ed abbiamo quindi scoperto che la padrona, oltre a farla vivere chiusa in garage, la manteneva a pane secco e latte.

Un giorno approfittando della nostra porta di casa aperta, è entrata, è salita sul tavolo in sala e si è addormentata lì.
E' rimasta tutto il giorno, ma la sera l'abbiamo riportata dalla sua padrona.

E' entrata in casa altre due volte, finchè un giorno non siamo riuscite a schiodarla, ed è rimasta qui fino a oggi.
La padrona non ci veniva a chiedere più niente ed abbiamo scoperto che era stata ricoverata in ospedale per problemi di salute legati alla vecchiaia.

Ma se non è in grado di occuparsi di un gatto, perchè l'ha presa?
Non ha mai avuto animali prima d'ora!
La colpa è dei nipoti, che le hanno portato questa gatta bianca e tigrata da Milano.

Evabè, diamo a questa gatta una nuova casa!

Da quando l'abbiamo vista la prima volta, però, aveva una brutta congiuntivite che non aveva intenzione di passare, e quindi era arrivato il tempo di portarla dalla veterinaia.
Abbiamo quindi scoperto che è vecchia, sorda (ecco perchè miagolava fortissimo, ma poi col tempo ha imparato ad urlare di meno, anche perchè era sempre senza voce!!), forse rachitica e coi reumatismi, con le unghie troppo lunghe che non riesce a tirare indietro e non so cos'altro..

Quindi è diventata Dina la Sordina, l'unica gatta che è in grado di dormire fuori sul marciapiede mentre accanto a lei stanno facendo un buco in terra con un martello pneumatico.

Ha passato giorni in cui preferiva rimanere da sola e giorni in cui veniva a cercare coccole.
Il male che però si era fermato, ad un tratto è tornato: è un tumore che le consuma il naso e tutto il viso.

Già Skizza è morta di questo male, che si è presa poco dopo l'arrivo di Dina.

Dina ha sempre avuto tanta pazienza, ha sempre fatto tante fusa, ha sempre voluto tante coccole..
Adora essere presa in braccio, anche se quando la tieni su ti sembra di avere in mano un mucchietto di ossa..

Ma oggi basta. Dina mangia ancora, il male non le ha consumato tutto, ma soffre troppo.
Vorrei tanto postare una sua foto, ma non è una cosa carina.

Chissà se lei si è mai accorta di quello che le stava succedendo.

Carina Elisabetta, che dopo averla vista ha iniziato a pensare - mentre visitavamo il castello di Bardi - a come fare per coprire il musetto di Dina in modo che lei non si vergognasse a girare..

Dina.. che appena la sfiori urla e si alza di colpo, anche spaventandoti.
Dina.. che appena la prendi in braccio ti da le testate per sentirti più vicina.
Dina.. che un tempo non era sopportata dai miei gatti a causa del volume di voce e dell'odore di sangue, ma che ieri ha dormito tutto il giorno con Cicci.

Dina.. la nostra gatta che ha sofferto tanto, ma che presto partirà per un lungo viaggio.
E già mi manca..

Cicci e Tigro devono aver messo in moto il senso pet therapy, perchè da quando ho saputo la brutta notizia mi si sono appiccicati e sono ancora qui con me che dormono e mollano puzzette..
Potevano stare con Dina.. so già che da quando è con noi la sua vita è migliorata parecchio, ma vorrei che i suoi ultimi istanti siano i migliori..

A volte vorrei che la mia eccessiva sensibilità se ne andasse in ferie per un pò..

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