La bimba di quattro anni era rimasta strozzata da una corda nella palestra
PHOENIX (Usa)
La figlioletta di Mike Tyson non ce l’ha fatta a sopravvivere. Exodus, 4 anni, è stata vittima di un tragico gioco: mentre la mamma puliva casa, la piccola ha infilato la testa in una corda appesa a un tapis roulnat ed è rimasta imprigionata in un cappio.
La bambina è morta al Joseph’s Hospital and Medical Center di Phoenix, in Arizona, dove era stata portata dopo che il fratellino di 7 anni l’aveva trovata agonizzante nella stanza dei giochi con con il cavo al collo. Tyson, che si trovava a Las Vegas, dove stava facendo pubblicità ad un documentario sulla sua vita, ha raggiunto la figlioletta in ospedale poche ore dopo il tragico incidente. «Non ci sono parole per descrivere la tragica perdita della nostra amata Exodus», scrive la famiglia in un comunicato, nel quale chiede «rispetto per l’intimità del loro dolore in questo difficile momento di lutto».
Il 42enne ex campione del mondo di boxe era stato più volte sposato ed è padre di altri cinque g. Si è ritirato dal pugilato nel 2005 dopo una carriera di trionfi (è stato il più giovane campione del mondo dei massimi) ma anche di polemiche e scandali, dal morso all’orecchio di Evander Holyfield nel 1997 alla condanna per violenza sessuale e ai problemi con la droga. Il suo nome è tornato alla ribalta negli Usa il mese scorso con l’uscita del film-documentario «Tyson», presentato nel 2008 a Cannes.
La figlioletta di Mike Tyson non ce l’ha fatta a sopravvivere. Exodus, 4 anni, è stata vittima di un tragico gioco: mentre la mamma puliva casa, la piccola ha infilato la testa in una corda appesa a un tapis roulnat ed è rimasta imprigionata in un cappio.
La bambina è morta al Joseph’s Hospital and Medical Center di Phoenix, in Arizona, dove era stata portata dopo che il fratellino di 7 anni l’aveva trovata agonizzante nella stanza dei giochi con con il cavo al collo. Tyson, che si trovava a Las Vegas, dove stava facendo pubblicità ad un documentario sulla sua vita, ha raggiunto la figlioletta in ospedale poche ore dopo il tragico incidente. «Non ci sono parole per descrivere la tragica perdita della nostra amata Exodus», scrive la famiglia in un comunicato, nel quale chiede «rispetto per l’intimità del loro dolore in questo difficile momento di lutto».
Il 42enne ex campione del mondo di boxe era stato più volte sposato ed è padre di altri cinque g. Si è ritirato dal pugilato nel 2005 dopo una carriera di trionfi (è stato il più giovane campione del mondo dei massimi) ma anche di polemiche e scandali, dal morso all’orecchio di Evander Holyfield nel 1997 alla condanna per violenza sessuale e ai problemi con la droga. Il suo nome è tornato alla ribalta negli Usa il mese scorso con l’uscita del film-documentario «Tyson», presentato nel 2008 a Cannes.
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