Fiorello riposati!

venerdì 3 aprile 2009
Talvolta sono le debolezze, le fragilità, le piccole imperfezioni a rendere più umani - e arrivabili - i "grandi". E Fiorello lo è: travolgente, instancabile, quasi sovrumano nella sua carica di simpatia e nella capacità di tenere il palco. Uno che partito dai villaggi turistici è arrivato a potersi permettere di fare quello che più gli piace (tv, radio, teatro) come e quando vuole. Ieri speaker "cazzarone" di Radio Deejay, oggi conduttore di punta, corteggiato, coccolato, inseguito da tutte le reti. Ormai quasi un "dio" del suo mestriere. Ma che alla fine, non divino ma umano è, fatto di carne, ossa e soprattutto nervi. Che qualche volta, causa emozione, stress o eccessiva tensione, crollano.

Come è successo ieri sera, quando la macchina si è inceppata: a dieci minuti dalla fine del suo spettacolo a Piazzale Clodio (grande esordio su Sky a partire da questa sera), ospiti paganti ed "esigenti", abituati ad avere da uno come lui il 300% , Fiorello è crollato. Prima ha interrotto lo show poi, con il pubblico in attesa e convinto che si trattasse di un pesce d'aprile, è rientrato a scusarsi: «Perdonatemi, ci sono serate in cui uno sente che le cose non vanno per il verso giusto. Mi dispiace ma preferisco finire qua»

Eppure fino a quel momento lo spettacolo era stato divertente, in particolare la parodia del David Letterman Show con scrivania e diapositiva di Manhattan che Fiorello fa a metà spettacolo. L'ospite è il sindaco di Roma Gianni Alemanno, presentato così: "Ha fatto parte del movimento contro la flatulenza: boia chi molla". Poi, Fiorello lo incalza sulla sua città: "Ci sono più buche nei campi da golf dell'Olgiata o sul Lungotevere di Testaccio?". E Alemanno: "D'accordo sul Lungotevere, ma risolveremo presto il problema".

Emozione, stress, "ansia da prestazione", forse. Di sicuro troppa è stata la tensione dei giorni precedenti, troppi gli ospiti famosi (da Alemanno alla Cucinotta, da Ronchi a Luca Cordero di Montezemolo) accorsi ad applaudirlo e a divertirsi. Non è bastata nemmeno la presenza rassicurante della figlia, la piccola Angelica, a tranquillizzarlo. Il Fiorello mito ha lasciato, per una volta, il posto al Rosario uomo vittima di sentimenti umani e anche comprensibili.

Comprensibile il risentimento di chi ha pagato un biglietto per garantirsi un divertimento assicurato di due ore. Comprensibile chi sostiene - come ha fatto una ascoltatrice stamattina a Radio Deejay - che "un bravo chirurgo non abbandona mai l'operazione a metà". Ma è anche vero che "se la mano trema - come ha replicato Platinette - forse è invece meglio farlo". Altri che ieri sera c'erano raccontano che, fino all'ultimo, lo show era andato avanti alla grande, che Fiorello sembrava quello di sempre.

Da Federica Pellegrini a Carolina Kostner, parecchi i casi degli ultimi mesi di fuoriclasse che non hanno retto alla tensione. (Ma poi la Pellegrini ha fatto il record del mondo). Ma in un certo senso, è proprio questa debolezza mostrata da Fiore ad averlo riportato a un livello più umano. Il mito si è fatto, o meglio è tornato, uomo. E noi, che lo abbiamo sempre amato ma che cominciavamo a sentirlo distante, tiriamo un sospiro di sollievo. (Libero News)

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