Meredith ha reagito, si è difesa con tutte le forze

mercoledì 7 novembre 2007
da Affari Italiani
Martedí 06.11.2007 10:30
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Una lunga agonia, ma non c'è stata violenza sessuale. Meredith ha avuto un rapporto voluto o sotto minaccia. L'autopsia




Hanno passato la prima notte in carcere Amanda, Raffaele e Lumumba, i tre ragazzi fermati per l'assassinio di Meredich. Dovranno attendere domani l'interrogatorio del gip, che dovrà o meno convalidare il fermo per l'accusa di concorso in omicidio e violenza sessuale.

E intanto si fa più chiaro lo scenario, tutto a sfondo sessuale, di questo delitto di Perugia. Meredith è morta perché si è ribellata. Ribellata ad un'orgia alla quale non voleva partecipare. Si è opposta e difesa, come si è capito dall'autopsia. La giovane è stata presa alle spalle, immobilizzata. Il suo assassino, dicono gli inquirenti che sia stato un uomo probabilmente a colpire sferza uno, due, tre colpi. Al terzo la lama le si conficca in gola. Meredith morirà per emorragia dopo una lunga agonia. Ci sarebbe dunque un festino a luci rosse finito nel sangue dietro l'omicidio di Meredith Kercher. Un gioco erotico generato in estrema violenza. Gli inquirenti escludono siano circolati cocktail di alcol e droga, anche se occorrerà attendere l'esito degli esami tossicologici per avere la certezza che la notte del delitto fossero tutti spaventosamente lucidi

La svolta decisiva nell'indagine sull'assassinio di Meredit, uccisa nella notte fra l'1 e il 2 novembre è arrivata ieri, quando la coinquilina americana, Amanda Marie Knox, 20 anni, del fidanzato barese di quest'ultima, Raffaele Sollecito, di 24 anni e di Lumumba Diya, detto Patrick, 37enne dello Zaire sono stati fermati e portati in questura. Sarebbe stata proprio la coinquilina della vittima a "crollare", fornendo agli investigatori le indicazioni su quanto accaduto quella notte. Sempre la stessa ragazza sarebbe anche responsabile di aver alterato la scena del delitto. Quanto al movente dell'omicidio, si tratterebbe di un rapporto sessuale degenerato in violenza di fronte ad alcuni rifiuti della ragazza.

POTREBBE ESSERE STATA COLPITA DALLO ZAIRESE - Sta prendendo sempre più corpo l'ipotesi che Meredith Kercher sia stata colpita da uno dei due uomini che hanno passato la serata con lei, insieme all'americana Amanda Marie Knox. In particolare gli inquirenti si starebbero concentrando su Lumumba Diya, lo zairese, piuttosto che sullo studente di Bari, Raffaele Sollecito. Quello che al momento è meno nebuloso l'apporto fattivo fornito da Amanda Marie Knox, fidanzata del laureando italiano e convivente di Meredith, che, con le sue contraddizioni durante l'interrogatorio avrebbe messo gli investigatori sulla pista giusta. Dovranno comunque essere comparati tutte le risultanze degli esami, istologici, condotti dal dottor Luca Lalli, tossicologici e biologici affidati rispettivamente alla dottoressa Paola Melai e ad una biologa della Polizia di Stato, con le impronte e le macchie repertate nella stanza del delitto. Intanto è stato confermato l'arrivo a Perugia di John Kercher, il padre della studentessa, giornalista free lance per il settore economico del Sunday Mirror), e di altri familiari. Non arriverà la madre della giovane uccisa a causa delle sue condizioni di salute.

IL MOVENTE SESSUALE - Nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta in Questura, il questore di Perugia, Arturo De Felice, ha definito "verosimile il movente sessuale". Al momento, ha aggiunto, "non possiamo dire di più, solo che tutti e tre hanno partecipato al fatto, e che la giovane Meredith era moralmente integerrima": non sono infatti state rinvenute tracce di droghe né di alcolici. "E' stata una vittima, e basta", ha precisato il questore.

Il fatto, ovvero la situazione nella quale è maturato il delitto (nulla è stato detto dal questore sull'esecutore materiale dell'omicidio) è forse una cena ed un dopo cena a quattro (Meredith, la cui morte si colloca tra le 23 e le 2 di notte aveva mangiato dopo le 21, lo rileva l'esame necroscopico in quanto la digestione non era ancora completata, e non in compagnia delle tre ragazze con le quali, a casa di una di esse, fino alle 21 aveva visto un film su dvd) diventati particolarmente "bollenti", pur se, ed il questore ha confermato, non siano state rinvenute tracce di droghe nè di alcolici.

E' probabile allora che proprio nella "sopraffazione sessuale e conseguente ribellione" di cui parlano i magistrati della procura (sono le fonti ufficiali a tornare sulla violenza sessuale, nonostante nei giorni scorsi si fossero succedute ipotesi e smentite, magari un rapporto andato oltre il limite della cosiddetta normalità e al momento valutato trasgressivo o eccessivo) che sta la ragione della morte della ragazza (va comunque evidenziato che l'americana e l'italiano avevano una relazione e, quindi, è stato lo zairese a perdere il controllo su Meredith? Il questore tuttavia non ha confermato ciò nè il fatto che quest'uomo fosse sposato).

Gli inquirenti sono arrivati alla svolta attraverso rilievi tecnici, un'attenta opera di investigazione ed interrogatori. Alcuni sono stati sentiti più di una volta, ha precisato De Felice, aggiungendo soddisfazione per un risultato conseguito in così breve tempo che premia la professionalità della polizia. Il questore ha sottolineato che si tratta di "un episodio che poteva capitare ovunque", quasi a voler contenere il rischio che Perugia possa essere dipinta all'estero come una città vessata da criminalità incontrollata.

UN DELITTO CONDIVISO - Dei tre fermati per l' omicidio di Meredith Kercher, i fidanzati Raffaele Sollecito (studente fuori sede) e la statunitense Amanda Marie Knox, coinquilina dell'inglese, nonche' Lumumba Diya, detto Patrick, lo zairese che lavora in un bar frequentato da universitari (apparentemente colui che poteva avere maggiore interesse nei confronti di Meredith che non è certo conoscesse bene a differenza dell'americana) chi ha eseguito materialmente il delitto?

Il questore di Perugia Arturo De Felice ha parlato in conferenza stampa di "condivisione di responsabilità" senza aggiungere altri elementi. Restano vari interrogativi. Inanzi tutto che cosa sia veramente successo nella notte tra giovedì e venerdì, quanto si sia protratta l'agonia di Meredith, dove e quale sia l'arma del delitto, identificata in uno strumento con lama e punta che, è stato detto, non è ancora stato recuperato, ed ancora l'ambiente universitario dove è maturato l'omicidio che problematiche sociologiche cela

IL CASO - Meredith Susanna Cara Kercher, 21 anni, è stata trovata venerdì con la gola tagliata nella sua camera, chiusa a chiave, nell'abitazione che condivideva con altre studentesse in via Sant'Antonio, nel centro di Perugia, nei pressi dell'Università per stranieri.

AMATO - "Una morte orribile - ha commentato il ministro dell'Interno, Giuliano Amato - una brutta vicenda, in cui persone che questa ragazza aveva in casa hanno tentato di portarla a rapporti che lei non voleva avere ed è stata uccisa. Questa sembra essere la ricostruzione di ciò che è avvenuto".


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