Arrestato il violentatore delle prostitute

giovedì 22 novembre 2007
E’ UN CAMIONISTA DI ANCONA
Lo ha riconosciuto una ragazza caricata nei pressi dell’autostrada


Padre di famiglia e camionista dalla vita normale di giorno, violentatore e rapinatore di prostitute dell’Est di notte, durante i frequenti viaggi di lavoro su e giù per l’Italia che lo hanno portato più volte anche a Modena. E’ un anconetano di 51 anni, P.F., arrestato ad Ancona dalla Squadra mobile, l’uomo che nel dicembre 2006 a Bologna e poi a marzo di quest’anno a Modena, nei pressi del casello stradale, avrebbe adescato giovani prostitute straniere, facendole salire sul camion dove poi le legava con del nastro adesivo, le costringeva ad avere un rapporto sessuale sotto la minaccia di un coltello, e alla fine le gettava in strada nude, dopo averle rapinate del denaro e degli effetti personali. Comprese parrucche e slip.
Dopo un’indagine condotta dalla Mobile di Ancona e da quella di Bologna, l’uomo è stato identificato e prelevato sul posto di lavoro. Nella cabina del suo autocarro c’erano ancora la borsetta e gli indumenti intimi della prima vittima. Il camionista aveva piccoli precedenti, lontani nel tempo, ma negli ultimi anni conduceva una vita al di sopra di ogni sospetto. Sposato e padre, vive con la famiglia in provincia di Ancona, da dove spesso si sposta per lavoro. Ed è proprio nelle soste fatte per riposarsi che avrebbe agito, con ferocia e determinazione dicono gli investigatori.
L’uomo, di Montemarciano (Ancona), è stato raggiunto da un provvedimento di custodia cautelare firmato dal Gip di Modena Barbara Malvasi per violenza sessuale, sequestro di persona e rapina. A lui gli inquirenti della squadra Mobile di Bologna, che hanno condotto l’indagine coordinata dal Pm modenese Angela Sighicelli, attribuiscono con certezza l’episodio avvenuto a marzo: la prostituta aggredita, che era stata caricata a Modena e liberata nel bolognese, lo ha infatti riconosciuto. Ma il camionista è fortemente indiziato anche dell’aggressione, dalla dinamica molto simile, avvenuta nel dicembre 2006 a Borgo Panigale, alla periferia di Bologna.
Gli investigatori non escludono che l’autotrasportatore, nei suoi frequenti viaggi di lavoro in tutta Italia, abbia riservato lo stesso trattamento anche ad altre prostitute. L’uomo è stato fermato sabato ad Ancona, al rientro dall’ultima trasferta di lavoro, che l’aveva portato a Napoli. Sul suo mezzo pesante sono stati trovati vari rotoli di nastro adesivo e centinaia di fascette, che secondo l’accusa potrebbe avere usato per immobilizzare le vittime. Inoltre, in un vano seminascosto, c’erano gli oggetti sottratti alle prostitute e conservati, in una sorta di collezione feticistica di ‘trofei’: borse da donna, mutandine, perizoma, parrucche e banconote di paesi dell’Est. Riconoscimento fotografico da parte di una delle prostitute sequestrate e violentate, riscontri con il cronotachigrafo e il telepass dei transiti nei tratti autostradali dell’A14 nei pressi dei quali sono avvenuti i fatti, e il ritrovamento sul camion bianco Iveco di borsetta, parrucca e slip della prostituta moldava stuprata il 19 dicembre scorso. Gli agenti della Squadra mobile di Ancona sono andati a prelevare Pasqualini al lavoro sabato mattina (il camion è intestato ad una ditta risultata totalmente estranea ai fatti), e hanno trovato ulteriori elementi indizianti nel corso delle perquisizioni. Alla vista dei poliziotti, il camionista ha dato in escandescenze, ma poi è stato ricondotto alla calma e rinchiuso nel carcere di Montacuto, a disposizione del magistrato e in attesa di un trasferimento a Modena. E’ accusato di sequestro di persona, violenza sessuale, rapina e porto abusivo di un coltello. Era stato arrestato anche nel marzo 2004, ma con l’accusa di detenzione di armi rubate (un fucile e un revolver). La prima vittima delle sue violenze, una prostituta moldava di 22 anni, era stata vista vagare seminuda in via Di Mezzo a Borgo Panigale. Dopo aver contrattato 200 euro per una prestazione sessuale, l’uomo l’aveva minacciata con un coltello, costretta al rapporto e poi scaricata in strada, non prima di riprendersi il denaro e derubarla. La ragazza attualmente è irreperibile. Nel secondo episodio contestato all’arrestato, la prostituta adescata era romena. E’ stata violentata e derubata con le medesime modalità a Castelfranco, la notte tra il 5 e 6 marzo scorsi. Entrambe le donne hanno descritto con accuratezza aggressore e camion. Secondo gli investigatori, Pasqualini potrebbe aver agito anche altre volte, contando sul fatto che le vittime, tutte prostitute straniere e irregolari in Italia, difficilmente avrebbero denunciato le sevizie subite per timore di essere espulse.

(21 novembre 2007)

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