interessante..

venerdì 12 ottobre 2007
dal blog di chimicamd -> http://blog.libero.it/MISCELAZEOTROPIC/3402456.html

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Messaggio N°63 11-10-2007 - 13:07
LETTERA APERTA AD UN GIUDICE TEDESCO

Ha tenuto segregata per giorni la ex fidanzata, l'ha picchiata, violentata, torturata e umiliata in vari modi ma ha ottenuto uno sconto di pena perché è sardo. L'incredibile vicenda giudiziaria ha come protagonista il giudice di Hannover che ha condannato a sei anni di carcere un 29enne sardo che lavorava come cameriere in Germania ma gli ha concesso le "attenuanti etniche e culturali".

Questa la notizia che pubblica libero news in prima!!!

NON HO PAROLE….SONO SCIOCCATA…

O meglio di parole ne ho, ma non so se sono quelle che il giudice tedesco ha voglia di sentire, ma le scriverò lo stesso, anche se non arriveranno mai a destinazione!!!



Egregio Signor Giudice

Chi le scrive è una donna nata in Sardegna, da genitori sardi, nipote di sardi e le posso assicurare che non esistono “attenuanti etniche e culturali” per non infliggere a quel mio conterraneo il massimo della pena. Qui da noi, come penso anche da voi, un uomo così non ha neanche il diritto di essere definito uomo, nessuno di noi (uomini e donne) troverebbe nella tradizione sarda un che minimo aggancio per giustificare il comportamento bestiale tenuto da colui che Lei è chiamato a giudicare.

Forse la Nostra Storia non è un esempio di corretto comportamento civile, ci siamo macchiati di crimini quali l’abigeato (perpetuato a danni dei pastori e uccidendo pecore o altri capi di bestiame), rapimenti (un crimine orrendo, badi bene, non lo nego) ma le donne non sono oggetto di sevizie come prassi legata alla tradizione. Qui, nella nostra splendida isola, esiste un matriarcato nascosto…(come non potrebbe essere altrimenti con gli uomini che viveno lontano da casa per mesi e mesi alla ricerca di pascoli?) e la donna è stata sempre rispettata nel suo ruolo di madre, di moglie e di amministratrice della casa.

Sinceramente, Signor Giudice, mi sento offesa da questa sua sentenza che lascia intendere che qui qualunque donna possa essere maltrattata senza destare il che ben minimo sdegno. Mio padre e mio nonno (parlo al singolare perché, purtroppo ho conosciuto un solo nonno) erano sardi e io non ho MAI assistito ad episodi di maltrattamento in famiglia. Mio padre ha sempre rispettato mia madre come madre dei suoi figli, come compagna di vita, come DONNA e, devo aggiungere, tale rispetto è stato esteso a tutte le donne della famiglia.
Questo comportamento non va considerato un caso eccezionale ma solo come esempio vissuto in prima persona da chi Le scrive. Potrei citarLe infiniti casi di persone che conosco e di cui frequento la famiglia.

Non me ne voglia, Signor Giudice, ma ritengo la sua sentenza profondamente ingiusta e velata da razzismo, nei confronti di popolo fiero e che si ripercuote per riflesso nei confronti anche di tutti gli italiani.

In fede…..UNA DONNA FIERA DI ESSERE SARDA!!!

3 commenti:

  1. Sandra ha detto...:

    Brava!
    abbiamo avuto la stessa idea! anche io ho scritto una letterina al "giudice" nel mio blog... Tornerò a trovarti presto,
    Sandra
    http://dreamingpemb.blogspot.com/

  1. Mia ha detto...:

    ti ringrazio, ma questo post l'ho preso dal blog di un'altra ragazza (http://blog.libero.it/MISCELAZEOTROPIC/3402456.html)
    io sono rimasta profondamente disgustata e senza parole, così ho preferito far "parlare" lei, che riempire di insulti il giudice...

  1. Sandra ha detto...:

    Me ne sono accorta solo dopo aver postato il commento:-)