un articolo interessante..

La tortura va in onda

Spopola negli Usa, su Fox, lo show televisivo "24", nel quale il protagonista (Kiefer Sutherland nei panni dell'agente speciale Jack Bauer), strappa informazioni a sospetti terroristi ricorrendo a sistemi poco ortodossi

di cf0921


"... se qualcuno che tu ami fosse prigioniero e tu avessi cinque minuti per salvarlo... dimmi cosa faresti? Se qualcuno avesse uno dei miei bambini o mia moglie spererei proprio di poterlo fare..." Parola di Joel Surnow co-creatore e produttore esecutivo del popolarissimo show televisivo "24" vincitore l'anno scorso del premio Emmy per la categoria Oustanding Drama Series.
Fare cosa? Torturare. L'articolo pubblicato dalla rivista "The New Yorker" sta gia' sollevando una tempesta di sabbia i cui granellini si sono andati ad insinuare dappertutto, infastidendo perfino l'amministrazione Bush.

Tanto per capirci, il concetto di questo show e' il seguente: in ogni episodio, l'agente speciale americano Jack Bauer (attore Kiefer Sutherland) deve scoprire complotti e sventare attacchi terroristici (bombe atomiche, gas nervini, insomma rendo l'idea ) che potrebbero spazzare via intere citta' e tutti i loro abitanti. I suoi metodi per estrapolare informazioni dal sospetto di turno sono molto poco ortodossi e spesso includono soffocamenti, pugnalate, uso di droghe. In realta' Jack e' proprio un brav'uomo, ma dovete capire che ha solo un'ora la settimana per salvarci e non puo' intrattenersi in conversazioni filosofiche con il terrorista di turno. Joel Surnow rincara da dose "E' un programma patriottico".

Nel Novembre 2006, il Brigadiere Generale dell'esercito Americano Patrick Finnegan si e' presentato sul set per fare una chiaccherata con i produttori del programma. Lo accompagnavano tre dei piu' alti luminari in fatto di tattiche di guerra ed interrogatori. Avevano un messaggio ben chiaro: fermatevi. Lo show sta infatti intossicando gli Stati Uniti con concetti contro ogni etica interrogatoria ed esalta comportamenti fuori legge. Non solo: i soldati in Iraq si guardano i dvd del programma e poi ripetono le stesse azioni per davvero. I cadetti di West Point dicono: ma come, l'ho visto su "24" non puo' essere illegale... "Il problema e' che negli episodi la tortura produce sempre gli effetti desiderati" dice Finnegan e continua affermando che si dovrebbe anche mostrare l'altro lato della medaglia, quando la tortura "backfires".

Joe Navarro, esperto FBI, sostiene inoltre che "Solo uno psicopatico puo' torturare e non rimanerne condizionato. Nessuno vuole gente di questo calibro nelle proprie fila, non sono affidabili e creano tantissimi altri problemi" Navarro inoltre sostiene che la tortura non e' una tecnica valida per ottenere informazioni e che i terroristi (soprattutto gli estremisti isalmici) quasi la considerano un'onore, vogliono diventare martiri e piu' soffrono e' grande sara' la gloria che li aspetta nell'aldila'.

Purtroppo questi messaggi quasi cadono nel vuoto perche', numeri alla mano (leggiamo $$$), nessuno vuole cambiare il trend dello show. Ogni settimana viene seguito da quindici milioni di persone e milioni di altre continuano a noleggiare e comperare dvd. Se poi consideriamo che tra gli appassionati di questo show sono Mr. Michael Chertoff (Segretario della Sicurezza Nazionale), Mr. Tony Snow (portavoce della Casa Bianca ed ex conduttore televisivo), la figlia e la moglie di Dick Cheney (vice Presidente), Karl Rove (capo del personale della Casa Bianca) allora capiamo che questo programma avra' lunga vita.

A nulla servono le lamentele di David Danzig, direttore di Human Rights First, organizzazione non-profit "Prima degli attacchi dell'11 Settembre le scene di tortura nei film in televisione erano pochissime, meno di quattro all'anno. Adesso ce ne sono piu' di cento. Oltreatutto gli aguzzini hanno cambiato faccia: prima erano i cattivi che torturavano i nostri, adesso sono i nostri eroi a farne uso".

Costi quel che costi...

Tratto da: http://blog.libero.it/starsandstripes